BIRRA: IL 44% DEGLI ITALIANI NE CONSUMA PIÙ DI 5 ANNI FA

Un italiano su due beve più birra di 5 anni fa e lo fa perché – chiara o scura che sia – si abbina perfettamente ai pasti. La fotografia scattata dall’istituto di ricerche AstraRicerche e tratta da “Gli Italiani e la Birra”, indagine commissionata da AssoBirra e presentata ieri nel corso di AssoBirra Anniversary, evento celebrativo dei 111 anni dell’Associazione, restituisce l’immagine di una bevanda che vede rafforzare sia la propria reputazione che la propria natura di bevanda da pasto, caratteristica peculiare italiana.

Oggi più di tre italiani su quattro (77%), con valori omogenei nelle diverse aree del Paese, consuma birra. Il 55% lo fa almeno una volta a settimana con una prevalenza, nella fascia dei consumi più frequenti, di persone tra i 35 e i 55 anni. Il consumo è più diffuso tra gli uomini (85%) ma anche le donne mostrano un valore elevato (70%).

L’indagine rileva, inoltre, impatti economici positivi sia per il settore Ho.Re.Ca, sia per quello della distribuzione organizzata. L’86% dei nostri connazionali, infatti, dichiara di bere birra a casa, l’81% in locali (ristoranti, pizzerie, pub, bar, locali serali). Su dieci birre comprate, il 42% degli italiani ne beve circa la metà in locali, con valori simili in tutte le aree del Paese. La crescita dei consumi evidenziata dall’indagine AstraRicerche trova riscontro anche nei dati delle vendite al 30 settembre 2018 registrate dalle imprese birrarie associate ad AssoBirra, riunitesi ieri a Roma per celebrare i 111 anni dell’Associazione.

La crescita del 4%* nelle vendite dei primi 9 mesi dell’annocommenta Michele Cason, Presidente AssoBirracertifica il ritorno alla crescita del comparto birrario italiano, con livelli di consumo nel nostro Paese sostanzialmente in linea con gli anni pre-crisi. Il recente apprezzamento per la birra “made in Italy”, all’estero e sul territorio nazionale, fa davvero ben sperare per il futuro del comparto birrario, ma per continuare a rappresentare un pezzo importante del cuore manifatturiero italiano dobbiamo proseguire sulla strada tracciata in questi 111 anni, fatta di qualità, innovazione e sostenibilità, guardando con fiducia al futuro grazie ad un tessuto imprenditoriale che vede sempre più giovani e donne protagoniste. Celebrando questo anniversario –  conclude Cason – vogliamo rinnovare fortemente il nostro impegno al fianco delle imprese nei nuovi scenari che il mercato globale sta disegnando, favorendo, così, impatti economici positivi per tutta la filiera, dall’agricoltura alla distribuzione”.

In Italia la birra resta, tuttavia, l’unica bevanda da pasto a pagare le accise, versando più del 50% delle imposte sugli alcolici. Dopo un’escalation di aumenti fiscali imposti dal Governo dal 2013 si è registrata, invece, un’inversione di tendenza e una riduzione delle accise calate, a partire dal 1 gennaio 2017, da 3,04 euro a 3,02 euro per ettolitro e grado Plato.

Dall’indagine di AstraRicerche emerge, infine, un forte desiderio di conoscenza sulla birra: solo il 17% si accontenta di quello che sa; al contrario il 30% vorrebbe saperne molto di più o persino diventare un esperto. Il desiderio di avere conoscenze approfondite è diffuso allo stesso modo tra uomini e donne, raggiunge il massimo nel Centro Basso (Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna), presso i 35-44enni.

 

Oltre a promuovere la diffusione della cultura birraria nel Paese, AssoBirra conferma anche per il 2018 il suo ultra decennale impegno a sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi connessi all’abuso e all’uso scorretto delle bevande alcoliche, avviando nei prossimi mesi una nuova edizione della campagna in collaborazione con la SIGO – Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia – mirata a informare le donne in dolce attesa sui rischi connessi al consumo di alcol durante la gravidanza.