Radio Zanca: Toc toc… la politica batta un colpo!

Messina – Il traffico sullo Stretto di Messina è di grande rilievo rispetto alla scala nazionale degli spostamenti. Infatti l’attraversamento dello Stretto di Messina conta in media 11 milioni di passeggeri/anno, 1,8 milioni di veicoli leggeri/anno e circa 1 milione di mezzi pesanti/anno per trasporto merci.

Questi i dati fotografati dal gruppo di lavoro incaricato dal MIMS (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile) di studiare le motivazioni socio-economiche e trasportistiche per la realizzazione di un collegamento stabile dello Stretto di Messina. La premessa, a nostro avviso era obbligatoria per affrontare l’attuale situazione che prevede il divieto di attraversamento ai soggetti che siano sprovvisti di “Super Green Pass” valido, ovvero di certificazione verde ottenuta mediante vaccinazione o per guarigione da pregressa infezione da Covid-19, fino al termine dello stato di emergenza attualmente fissato al 31/03/2022.
I consiglieri comunali Dino Bramanti, Giuseppe Schepis, Giovanni Scavello, Giovanni Caruso insieme ai consiglieri municipali Giuseppe Cucinotta e Nunzio Signorino esprimono le loro preoccupazioni in merito agli spostamenti sullo Stretto di Messina.
“Tale limitazione ci appare irragionevole, sproporzionata ed eccessiva perché non permette la libera circolazione ai soggetti non contagiati che non potranno in alcun modo attraversare lo Stretto, se non con un’imbarcazione privata o a nuoto, per approdare sulla costa opposta.
Il quadro succitato comporta una seria compromissione della continuità territoriale, principio che risponde ai dettami costituzionali e che è statuito dalla normativa europea, per cui comporterà un prossimo blocco per la popolazione dei non vaccinati che non potrà più usufruire di servizi imprescindibili, come quelli sanitari (consentiti, invece, con il green pass base).
Ci chiediamo – continuano i consiglieri- cosa accadrebbe se venisse impedito l’accesso su territorio italiano, per cure mediche, ad un “residente” a Città del Vaticano? Beh la risposta la conoscete tutti, eppure la continuità territoriale tra 2 Stati, in quel caso, viene sempre garantita, mentre è impossibile applicare la stessa continuità tra due regioni dello stesso stato, come la Sicilia e la Calabria, che da dirimpettaie costituiscono la cosiddetta “Area dello Stretto” che quotidianamente permette la fruizione a molti pendolari ed a passeggeri saltuari di poter svolgere il proprio compito nella società o di poter usufruire di servizi essenziali che altrimenti sarebbero preclusi.
Siamo convinti che le vaccinazioni siano state determinanti nella lotta al Covid-19 ed ancora lo saranno, però questo non significa rinunciare alle garanzie che uno Stato di diritto deve assicurare ad ogni suo singolo cittadino. Nello stesso tempo si chiedono se la nuova ordinanza emessa da qualche ora dal Presidente della Regione Siciliana On. Dott. Nello Musumeci, permetterà anche ai non vaccinati, che sbarcheranno nei prossimi giorni sulla costa calabra, di rientrare in Sicilia o se lasceranno definitivamente la nostra isola.
Dobbiamo purtroppo constatare che questa tematica viene affrontata senza una seria interlocuzione politica nei tavoli istituzionali a ciò deputati, ma con soluzioni estemporanee, ovvero con atti amministrativi che non possono non suscitare seri dubbi rispetto all’efficacia giuridica degli stessi. Facciamo quindi appello affinché la questione venga ricondotta nell’alveo di un serio dibattito politico.