Viminale e Istat firmano intesa per l’analisi statistica dei fenomeni migratori

Disporre di un quadro conoscitivo esaustivo e costantemente aggiornato del fenomeno migratorio, superando la dispersione e la sovrapposizione delle fonti informative già esistenti in materia. È l’obiettivo del protocollo d’intesa per l’analisi dei fenomeni migratori, sottoscritto questa mattina al Viminale dal capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione prefetto Michele di Bari e il presidente dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), prof. Gian Carlo Blangiardo.

Con il documento, infatti, si intende assicurare l’elaborazione di statistiche ufficiali – di rilevanza locale e nazionale –  frutto dell’integrazione e armonizzazione delle fonti disponibili e delle acquisizioni di dati mediante nuove rilevazioni campionarie e/o censuarie. Ciò per una migliore conoscenza del fenomeno dei flussi migratori, funzionale all’attuazione di interventi rispondenti a reali fabbisogni emergenti.

L’intesa sviluppa e amplia il percorso già avviato nell’ambito del Tavolo Inter-istituzionale, istituito presso l’Ufficio centrale di statistica del ministero dell’Interno, per la razionalizzazione, semplificazione e qualificazione della raccolta dati finalizzati al monitoraggio annuale sull’andamento del fenomeno migratorio a livello provinciale, di competenza dei Consigli Territoriali.

L’esperienza maturata nell’ambito di tale Tavolo ha evidenziato l’efficacia di un modello di lavoro basato su lo snellimento delle procedure di rilevazione e raccolta dati e sulla condivisione di analisi valutative integrate. Nel rispetto delle relative funzioni istituzionali, dunque, il protocollo firmato da DLCI e ISTAT prevede oltre a dispositivi di miglioramento del sistema di rilevazione già esistente, l’ampliamento del campo di indagine a tutti gli ambiti di competenza e le articolazioni del Dipartimento, al fine di acquisire una visione puntuale e organica delle dinamiche migratorie e di integrazione nei differenti territori.

Firma del protocollo
Firma del protocollo