Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo: HappyAgeing presenta la prima edizione incentrata sull’immunizzazione degli over 65 senza dimenticare la pandemia

“Questa prima edizione degli Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo arriva dopo otto anni di studio, di dialogo con le parti sociali che rappresentano il mondo degli over 65 e con le società scientifiche che si occupano delle tematiche inerenti all’invecchiamento. È grazie a questo percorso che oggi HappyAgeing – l’Alleanza per l’lnvecchiamento Attivo – a cui partecipano, tra gli altri, i sindacati che rappresentano circa 5 milioni di persone in Italia – ha potuto portare delle proposte concrete e attuabili già in tempi brevi e discuterle con i responsabili sanità e sociale delle diverse forze politiche in corsa per le elezioni.

 

È fondamentale che tutti i decisori, di livello nazionale e regionale, siano consapevoli della fondamentale importanza di sostenere i pilastri dell’invecchiamento attivo in un Paese in cui l’età media continua a crescere: immunizzazione in primo luogo, come la pandemia ci ha insegnato, ma anche corretta nutrizione e movimento. E si deve soprattutto guardare alla silver economy come una straordinaria opportunità che non ci possiamo permettere di perdere in un momento tanto delicato. Auspico che l’incontro di oggi sia solo l’inizio di una duratura interlocuzione tra HappyAgeing e le forze politiche e istituzionali: siamo a disposizione per fornire soluzioni tecniche al prossimo Governo e al nuovo Parlamento”. Con queste parole Francesco Macchia di HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo ha commentato il senso dell’iniziativa, tenutasi oggi all’Acquario Romano a Roma, promossa da HappyAgeing e in cui si sono confrontati istituzioni, parti sociali, operatori sanitari e una nutrita platea composta soprattutto da over 65.

 

Quattro le tematiche sul tavolo su cui si è dibattuto a lungo e sulle quali sono state raccolte esperienze e istanze chiare e condivise da portare all’attenzione dell’agenda politica: immunizzazione, nutrizione, movimento e silver economy. Vere e proprie fondamenta per l’invecchiamento attivo che, secondo i promotori, deve passare dall’essere considerato un problema da gestire o un carico sociale a straordinaria occasione per ripensare e ridisegnare integralmente la società: l’invecchiamento come opportunità sociale, sociologica e sanitaria.

 

L’immunizzazione è stato dunque un tema ampiamente dibattuto e approfondito, in particolare riguardo alla necessità che la politica intera consideri la vaccinazione degli anziani una assoluta priorità di salute pubblica e alla possibilità di renderla effettiva ed efficace attraverso la vaccine convenience, l’insieme di soluzioni e processi che rendono logisticamente e tecnicamente conveniente la vaccinazione della popolazione.

 

Si è poi parlato di nutrizione per gli over 65: un importante alleato del sistema immunitario, che attraverso una corretta alimentazione può essere rafforzato dall’interno, prevenendo così malattie infettive e patologie croniche. I disturbi dell’alimentazione, è stato evidenziato nel corso dei lavori, costituiscono una delle problematiche geriatriche che maggiormente impattano sulla durata e sulla qualità della vita delle persone, soprattutto perché spesso si verificano carenze di proteine, minerali e vitamine. Uno sbilanciamento che avviene anche a causa di messaggi fuorvianti e di una non diffusa capacità di leggere adeguatamente le tabelle nutrizionali riportate nelle confezioni. C’è molto da fare, dunque, sul fronte educativo di tutta la popolazione, degli operatori sanitari e dei caregiver, incluse le persone che fanno assistenza agli anziani. Bisogna fornire conoscenze e strumenti: se da una parte occorre spiegare come funzionano e cosa riportano le tabelle nutrizionali, sarebbe utile anche modificare i criteri con cui recentemente questo sistema è stato riformato.

 

Il movimento è stato un altro dei focus della giornata, perché mantenersi attivi fisicamente è molto utile agli over 65 che, con il passare degli anni, tendono a diventare sedentari e a perdere fluidità nei movimenti, con ripercussioni su coordinazione ed equilibrio, correndo il rischio di cadute e fratture. L’attività fisica, da praticare almeno tre volte a settimana, serve allora a mantenere o migliorare la qualità di vita, oltre a prevenire l’insorgenza di alcune problematiche di salute. Il movimento è importante, inoltre, anche dal punto di vista sociale perché favorisce occasioni di incontro e di scambio di esperienze e contribuisce al benessere psicologico. È opportuno, dunque, incentivare fin da subito un approccio all’attività fisica da mantenere per tutto l’arco della vita e per fare ciò bisogna che ci siano delle policy a livello nazionale che regolino tale settore e che mirino a sensibilizzare le persone. Dal dibattito sono emersi esempi di promozione, come alcuni comuni italiani che hanno messo a disposizione della comunità degli spazi in cui praticare attività sportiva, alla luce anche del fatto che spesso gli over 65 non fanno questo tipo di attività per problemi di natura economica. Un’ultima considerazione sulla tematica è stata fatta a proposito della necessità di considerare l’attività fisica relativa agli adulti-anziani che hanno disabilità, patologie croniche o problemi motori temporanei: si è parlato quindi di Attività Fisica Adattata (AFA), programmi non sanitari di attività motoria di gruppo condotti da operatori sanitari o esperti che si tengono in sedi all’aperto o al chiuso. Uno strumento che non sostituisce ma si affianca alla riabilitazione.

 

Impossibile, infine, discutere di invecchiamento attivo senza affrontare il tema della silver economy: una opportunità da cogliere attraverso adeguate politiche di sviluppo a lungo termine ma anche lo strumento che, attraverso soluzioni tecnologiche innovative, permette di dare “vita agli anni”, in particolar modo a coloro che si trovano in quella generazione emergente che si situa a cavallo della fine del loro percorso professionale e fino ai 75 anni circa. La silver economy, è stato sottolineato con forza, rappresenta anche un’opportunità economica per il Paese, trattandosi di un servizio a 360° e non semplicemente di tipo assistenziale. Necessario, allora, agevolare le aziende che vogliono investire in questo settore creando un network, una partnership tra loro e le organizzazioni, e creare cluster, gli incubatori per le start up. La silver economy rappresenterebbe, in questo modo, l’elemento di raccordo tra tre tasselli fondamentali per la vita dell’adulto-anziano: reddito, sanità e socialità.

Agli Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo di HappyAgeing, hanno partecipato, in rappresentanza delle forze politiche: Paola Binetti, Responsabile Sanità Unione dei Democratici Cristiani e di Centro – UDC; Elena Carnevali, Candidata Partito Democratico; Luca Coletto, Responsabile Sanità Lega per Salvini; Marcello Gemmato, Responsabile Sanità Fratelli d’Italia; Pietro Luigi Lopalco, Candidato Articolo 1; Andrea Mandelli, Responsabile Sanità Forza Italia; Annamaria Parente, Responsabile Sanità Italia Viva – Terzo polo, e Paola Taverna, Presidente Intergruppo Longevità Movimento 5 Stelle.