Governo, migranti, sbarchi e morti. Le bufale di Salvini

La bufalite imperversa tra i membri del governo. Non vogliono vaccinarsi, per cui il virus infierisce e accende stati febbrili. 

L’ultimo attacco di bufalite l’ha avuto il vicepremier Matteo Salvini, quando ha dichiarato che lo spread (il differenziale di rendimento tra i nostri Btp e i Bund tedeschi) era tornato ai livelli precedenti al governo lega stellato.

Una bufala, perché lo spread a marzo dello scorso anno (governo Gentiloni) era di 136 punti, quello attuale è di 252 punti. Una differenza di 118 punti, dovuta al governo lega stellato.
Purtroppo, i virus provocano uno stato febbrile e, in questo caso, la febbre fa vaneggiare il vicepremier Salvini.

L’altro argomento riguarda gli sbarchi che Salvini dichiara di aver ridotto sensibilmente.
Vediamo.

Nel 2016 gli sbarchi sono stati 181 mila circa.
Nel 2017 gli sbarchi sono stati 120 mila circa.
Nel 2018 gli sbarchi sono stati  23 mila circa.

In un anno, dal 2016 al 2017, gli sbarchi sono diminuiti del 30% circa.
In un anno, dal 2017 al 2018, gli sbarchi sono diminuiti dell’80% circa.

Nei primi 6 mesi del 2018, con il governo Gentiloni,  gli sbarchi sono diminuiti dell’80% circa. Per il resto dell’anno, cioè con il governo Conte, la percentuale di diminuzione degli sbarchi è stata analoga a quella del governo Gentiloni.

Che cosa rivendica il vicepremier Salvini non è dato di capire, ma si sa, i virus provocano uno stato febbrile e, in questo caso, la febbre fa vaneggiare.

Passiamo a un dato tragico: i migranti morti in mare.

Secondo il vicepremier Matteo Salvini, i morti recuperati nel 2019 sono solo 1.
Non è cosi, perché i migranti morti in mare sono stati 152 nella rotta che interessa i flussi verso l’Italia.
Come è possibile una così enorme differenza di numeri?

Vediamo.

Il vicepremier Matteo Salvini parla di “morti recuperati”.
Occorre fare attenzione alle due parole “morti” e “recuperati”, perché ci sono morti non recuperati dalle autorità italiane.

Per avere informazioni, ci riferiamo all’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), che è una agenzia collegata alle Nazioni Unite.

L’OIM ha predisposto il progetto Missing Migrants ed elaborato un metodo per verificare le stime dei migranti morti in tutto il mondo e, nel caso, di quelli che intraprendono il viaggio via mare verso l’Italia.
L’OIM stima che il numero di migranti morti in mare per raggiungere l’Italia sia, appunto, di 152 e non di 1, come dice Salvini.

Da rilevare che l’Italia fa parte dell’OIM e, quindi, i dati sono a disposizione del vicepremier Salvini.

La propaganda sui morti non è giustificata neanche dalla febbre indotta dal virus della bufalite e, in verità, induce a un senso di repulsione.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc