CODACONS, MILANO: FASCICOLO PM SU OSPEDALE FIERA

DEPOSITATO ESPOSTO A MAGISTRATURA CONTABILE DELLA LOMBARDIA: POSSIBILE SPRECO DI DENARO PUBBLICO…

Dopo la Procura di Milano, anche la Corte dei Conti aprirà a breve una indagine sulla realizzazione dell’ospedale anti-Covid nei padiglioni della Fiera. Sul tavolo della magistratura contabile della Lombardia è finito infatti un esposto presentato nei giorni scorsi dal Codacons, in cui si chiede di accertare eventuali illeciti sul fronte erariale e sprechi di fondi pubblici.
Per la realizzazione di questa struttura sarebbero stati spesi circa 21 milioni di euro: ha una capienza di circa 205 posti letti ma in realtà ha ospitato, dalla sua inaugurazione, soltanto 25 pazienti – si legge nell’esposto dell’associazione – Al momento sarebbero presenti solo 5 pazienti e, visto il progressivo calo degli infetti, è molto probabile che il presidio verrà smantellato e tutto ciò che è al suo interno distribuito alle strutture ospedaliere già esistenti. Ebbene la scrivente Associazione non può esimersi dal segnalare tale vicenda alle intestate Autorità al fine di verificare se in relazione alla realizzazione di tale opera si stato fatto un uso coerente delle risorse messe a disposizione necessarie alla sua costruzione o se le stesse, in concomitanza della situazione emergenziale, potevano essere destinate alle strutture ospedaliere già esistenti sul territorio.
E’ evidente, infatti, che se la comunità stanzia delle risorse economiche per il perseguimento di certi obiettivi, e questi non vengono raggiunti, il danno subito è costituito non solo dalla perdita della somma investita, ma anche dal fatto che non si è raggiunto quel dato obiettivo, o quanto meno, dall’interesse negativo che si aveva ad investire quelle stesse somme in altra operazione”.
Il Codacons ha dunque chiesto alla Corte dei Conti della Lombardia “di verificare se sia stato effettivamente svolto un giusto contemperamento fra i costi sostenuti per la realizzazione dell’opera e i benefici derivanti da tale struttura considerando altresì che le risorse finanziarie investite avrebbero probabilmente potuto essere convogliate in strutture ospedaliere preesistenti già in prima linea per fronteggiare l’emergenza sanitaria. In definitiva chiede alle Autorità adite di verificare se per la procedura di realizzazione della struttura sanitaria presso la Fiera di Milano siano stati effettivamente rispettati i criteri di economicità, proporzionalità ed efficienza sottesi alla realizzazione di opere pubbliche nell’interesse della collettività o se la stessa si sia invero rivelata inefficace e dispendiosa generando, in definitiva, un costo ingiustificato con conseguente danno dell’Erario”.