Tra mare e montagna in Sicilia cresce l’attività Uisp outdoor

L’esperienza dell’asd Re Colapesce, affiliata Uisp Messina, tra sport, ambiente e sociale. Parlano Santino Cannavò e Sergio Bolignani…

Il nostro Paese è ricco di ambienti naturali diversi che si prestano alla pratiche sportive più varie: dal mare alla montagna, fiumi, sentieri e grotte, sono accessibili un po’ in tutte le regioni, permettendo agli amanti delle attività sportive all’aria aperta di sperimentare pratiche sempre nuove.

In Sicilia queste caratteristiche sono ancora più estreme, con una montagna di tremila metri affacciata sul mare a rappresentare la varietà di habitat e contesti a disposizione degli sportivi. A Messina c’è una società sportiva affiliata al Comitato Uisp che ha deciso quindi di non farsi mancare proprio niente e, tra estate e inverno, propone esperienze di vario genere adatte a tutte e tutti.

Speleologia, canyoning, escursionismo, kayak, vela, vela d’altura, sono solo alcune delle specialità offerte dall’Asd Re Colapesce, tra cui spicca anche l’alpinismo etneo: “Abbiamo la fortuna di poter salire su un vulcano, con le sue caratteristiche specifiche, geologiche e ambientali – racconta Sergio Bolignani, dirigente dell’Asd e formatore Uisp Montagna  L’Etna è una montagna di 3000 metri in un contesto assolutamente speciale: senza cime simili intorno, con il mare sotto gli occhi e caratteristiche climatiche irripetibili. Ma oltre all’Etna abbiamo molti Parchi naturali, altre località che sono patrimonio dell’umanità, basta pensare alle isole Eolie, in cui è possibile passare dalla vela alla montagna, in un contesto di incomparabile bellezza. A tutto questo uniamo la passione per le iniziative sociali, con progetti che portano l’attività sportiva in carcere o promuovono la mobilità urbana sostenibile, anche costruendo relazioni con le amministrazioni locali che si stanno sensibilizzando sul tema”.

Al centro di tutto questo, infatti, c’è l’attenzione per l’ambiente che ci circonda e la volontà di tutelarlo: “Presentiamo un’angolazione particolare da cui guardare l’attività motoria – prosegue – per noi lo sport è un movimento orientato alla conoscenza del territorio, che significa presidiarlo e renderlo vivo, valorizzandone le caratteristiche particolari, che spesso sono poco conosciute. Abbiamo tantissimi destinazioni che sono fuori dai circuiti turistici ma sono altrettanto belli e che possiamo scoprire attraverso il nostro movimento, grazie alla lentezza che lo caratterizza”.

GUARDA IL VIDEO DELL’ESCURSIONE SPELEOGICA IN UNA GROTTA CARSICA AD AUGUSTA (SR)

Lo spirito dell’associazione rispecchia l’approccio che il Comitato Uisp di Messina ha scelto di sostenere: “Puntiamo molto sull’outdoor, organizzando attività in ambiente naturale ma anche urbano – spiega Santino Cannavò, presidente Uisp Messina – E’ un settore che sta crescendo e noi vogliamo renderlo accessibile a tutti, sempre con le dovute attenzioni, per far conoscere i diversi contesti naturali a nostra disposizione. Siamo convinti che una maggiore conoscenza possa aumentare la consapevolezza del valore e della necessità di proteggere il nostro territorio. A questo aggiungiamo la storia e la cultura del territorio: lo sport è uno strumento per migliorare la qualità della vita e tutelare il territorio, anche promuovendo il turismo di prossimità. Le difficoltà della pandemia hanno rilanciato le attività all’aperto e meno competitiva, permettendo alla nostra filosofia di essere riscoperta: l’ambiente che ci circonda è un impianto sportivo, se sai utilizzarlo rispettandone le caratteristiche”.

L’attenzione all’ambiente si lega a quella per le relazioni, la costruzione di socialità attraverso la condivisione di una passione: “Proponiamo le nostre attività da oltre 30 anni – racconta Sergio Bolignani – per costruire rapporti basati sull’accoglienza e la condivisione, senza rivali. Questo ci consente di mettere insieme adulti e bambini, neofiti o esperti, in questo modo si appiattiscono tante differenze, rispetto all’età ma anche alle prestazioni. L’esperienza degli adulti è un patrimonio per chi si avvicina a nuove pratiche, e tutto accade nella bellezza, si entra in una realtà che ti mette in rapporto con la natura, a differenza del contesto urbanizzato in cui viviamo normalmente, un patrimonio comune di cui dobbiamo avere cura”.

Le diverse specialità richiedono impegni tecnici diversi, che in alcuni casi sono adatti a praticanti più esperti, ma la logica dell’associazione prevede di mettere il movimento al servizio del corpo, adeguando l’attività ai partecipanti, per permettere a tutti di partecipare: infatti, vengono organizzate anche escursioni con ciechi e ipovedenti e accompagnamento uno a uno.

GUARDA IL VIDEO DELLA DISCESA ALLA GROTTA DELLE COLOMBE, NELLA FRATTURA DEI MONTI ROSSI PRESSO NICOLOSI

Per quanto riguarda i praticanti, Bolignani evidenzia che, in particolare per i giovani, non c’è più l’abitudine alla forma di aggregazione rappresentata dall’associazionismo, sono cambiate le modalità di rapportarsi con gli altri. Ragazzi e ragazze partecipano attivamente ma con modalità diverse: i rapporti sono più puntuali, legati alle singole attività, con un approccio più spontaneo e destrutturato: “Non so se sia meglio o peggio, una controindicazione però è il rischio di poca preparazione e improvvisazione, nella pratica di sport in ambiente naturale la presenza di persone esperte fornisce garanzie maggiori. Noi organizziamo anche attività didattiche strutturate, per le persone che vogliono approfondire e rendersi autonome nella pratica”.

 

Elena Fiorani