Albert Camus raccontato dal Professore Tommaso Visone. Quattro incontri alla ricerca dello spirito europeo

Prosegue Lezioni d’Europa. Quattro incontri alla ricerca dello spirito europeo, un progetto realizzato da Centro Teatrale Bresciano e Associazione ILuoghi – Centro Studi per l’educazione alla cittadinanza, pensato per provare a raccontare da una prospettiva originale e inconsueta l’idea d’Europa in un momento particolarmente travagliato della sua storia. 

In questo importante anno in cui Brescia è Capitale italiana della cultura insieme a Bergamo, il CTB ha voluto avviare, con il coordinamento scientifico di Lorena Pasquini, ricercatrice di Storia dell’integrazione europea presso il Centro Interdipartimentale di ricerca e documentazione sulla storia del Novecento dell’Università di Pavia, la prima edizione di una rassegna a carattere multidisciplinare, pensata per tracciare le coordinate dell’Europa – continente sempre in fragile equilibrio tra utopie di unità e spinte disgregatrici, in ricerca perenne e inquieta di una identità che sfugge e si rimodula in continuazione.

Il progetto vede infatti l’accostamento di riflessioni e analisi storiche, offerte a studiosi di fama nazionale e internazionale, a letture di documenti e testi letterari a cura di alcuni attori selezionati dal CTB.

Quattro incontri al Teatro Sociale di Brescia (via F. Cavallotti, 20), sempre alle ore 10.30, per provare a raccontare la grande comunità di popoli e valori che va sotto il nome di Europa attraverso la ricostruzione del pensiero, dell’ampiezza di visione, delle riflessioni e narrazioni di tre grandi autori del Novecento che hanno immaginato e descritto, attraverso le loro opere, lo spirito europeo: Stefan Zweig, Mario Rigoni Stern e Albert Camus.

Dopo il successo degli incontri dedicati a Stefan Zweig e Mario Rigoni Stern, la rassegna prosegue con il terzo appuntamento, sabato 29 aprile, con Tommaso Visone, professore presso l’Università Sapienza di Roma, che presenterà la conferenza dal titolo “La peggiore nemica di se stessa”: l’Europa secondo Albert Camus.

Nel corso della Seconda guerra mondiale Camus ha sviluppato una critica radicale nei confronti dell’Europa, diventata, a suo avviso, “avara”; “ignobile”; “ingiusta”; dedita alla “dismisura” e “nichilista”, “bacata da mille preoccupazioni materiali che ne divorano il cuore”. Se l’Europa voleva salvarsi, doveva attingere nuovamente dalla tradizione e dall’esempio mediterraneo. Secondo Camus, tale spazio di civiltà aveva mostrato la capacità di mescolare tradizioni culturali diverse, come quella occidentale e quella orientale, fondendo il mondo greco, cristiano e islamico. La possibilità per l’Europa di aprirsi a tale percorso di trasformazione era strettamente legata alla sua capacità – e soprattutto a quella della Francia – di porre fine alla dominazione coloniale e di creare un nuovo rapporto con le popolazioni della sponda sud del Mediterraneo. Una trasformazione che avrebbe riattivato le sue energie politiche e civili mettendo fine al regime delle sovranità nazionali nel quale lo scrittore franco-algerino coglieva l’istinto suicida della civiltà europea.

Tommaso Visone è professore associato di Storia delle Dottrine Politiche alla Università degli studi Link e insegna Political Thought for Colonization and Decolonization alla Sapienza Università di Roma. Dirige la collana “Teoria e ricerca sociale e politica” presso la casa editrice Altravista di Pavia ed è membro della redazione di Euractiv.it.

La lezione vedrà l’attrice Silvia Quarantini offrire le letture di alcune pagine tratte dalle opere di Camus.

Prossimo appuntamento di Lezioni d’Europa:

6 maggio 2023, ore 10.30

Ensemble dell’European Spirit of Youth Orchestra con Paolo Rumiz

UNA SINFONIA PER L’EUROPA

Relatore: Paolo Rumiz

 

Lezioni d’Europa vede il patrocinio di Università degli Studi di Brescia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università di Pavia, Università degli Studi dell’Insubria ed è realizzato grazie al sostegno del Comune di Brescia e in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale di Brescia. L’iniziativa rientra nel palinsesto di eventi di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023.