PATTINAGGIO, ARTE E CULTURA SI UNISCONO A MILANO CON LA “VAN GOGH SKATE EXPERIENCE”

Evento organizzato dalla Federazione Italiana Sport Rotellistici in collaborazione con Pattinaggio Creativo

 

L’occasione arriva da un progetto futuristico denominato “Van Gogh skate experience”, realizzato dalla Federazione Italiana Sport Rotellistici in collaborazione con “Pattinaggio Creativo. L’iniziativa, in programma a Milano, si svolge all’interno della mostra immersiva “Van Gogh: the Immersive experience”, in scena all’Exhibition Hub Art Center Milano, presso l’ex scalo ferroviario Lampo Scalo Farini (in via Valtellina). Un contesto “urban”, dove è il pattinaggio ad avvicinarsi alle persone e non viceversa, esattamente in linea con quello che da anni è il pensiero del presidente della FISR e di World Skate, Sabatino Aracu. 

 

L’evento è stato aperto dalla Corporate&Co-marketing manager della mostra Roberta Saldi e dal saluto istituzionale della Regione Lombardia, portato dalla sottosegretaria con delega allo sport e ai giovani, Lara Magoni. “Sport e arte sono rappresentazioni delle più incredibili possibilità dell’essere umano – ha sottolineato la Magoni – Ambedue i mondi sono in grado di suscitare forti emozioni. Ed è proprio quest’ultima parola a racchiudere il senso di quello a cui abbiamo assistito oggi. Sport e arte sono capaci di creare una società migliore, più attenta alle sensibilità e fragilità di tutti, abbattere pregiudizi e stereotipi”.

 

Prima parte della manifestazione caratterizzata da un momento più istituzionale, incentrato sul tema del “Pattinaggio e cultura: due mondi che s’incontrano che ha visto coinvolte la Federazione Italiana Sport Rotellistici, nelle figure della vicepresidente Marika Kullmann e del segretario generale Angelo Iezzi l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, rappresentata dai professori, Laura Aimo e Francesco Casolo.

 

Nella seconda parte della giornata i protagonisti sono diventati i campioni mondiali della Nazionale italiana, in scena immersi nell’arte del pittore olandese, noto per la sua “Notte Stellata”,  coreografati dai tecnici Paola Fraschini e Marta Bravin. Ad esibirsi cinque atleti azzurri: la campionessa mondiale di Solo dance Senior Roberta Sasso, modenese classe 2004 che ha anche vinto la medaglia d’oro nella specialità Coppie danza Senior in tandem con un altro talento presente, Gherardo Altieri Degrassi, nato a Trieste nello stesso anno; largo poi al veneziano classe 1993 Antonio Panfili, un veterano della specialità Inline e medaglia d’argento Senior nell’ultimo Mondiale colombiano; il 25enne Alessandro Liberatore, bolognese di nascita ma bresciano d’adozione, pattinatore del libero, che ha ottenuto la medaglia di bronzo all’Europeo Senior 2023 e argento ai Mondiali del 2022; la romana classe 1999 Chiara Censori, nel 2019 laureatasi campionessa italiana, europea e mondiale. Censori è particolarmente amata sui social tanto da avere oltre 56mila followers su Instagram e più di 900mila su TikTok.

 

“Il pattinaggio artistico a rotelle non è solo tecnica con fini agonistici – ha commentato la vicepresidente della FISR Marika Kullmann. È attività “green” che si può praticare in svariati contesti urbani, è soprattutto arte. Attraverso il linguaggio del corpo e la musica, il pattinatore esprime la sua interiorità per comunicare emozioni, concetti e sentimenti. Papa Francesco afferma che “bisogna contagiare il mondo con la bellezza dello sport” e nel pattinaggio artistico tale bellezza è intenzionale. Chiudo ricordando una frase che Van Gogh scrisse al fratello Theo: “non c’è nulla di più artistico che amare le persone”. 

 

«La nostra esperienza, anche quella che reputiamo solo o principalmente corporea, è sempre connotata sia emotivamente, sia cognitivamente; questo anche se non lo vogliamo o non lo sappiamo – spiega Laura Aimo, docente di Estetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – Integrare questo dato in ambito sportivo significa offrire a professionisti e appassionati del settore la possibilità di una pratica sempre più consapevole e completa, capace non solo di migliorare la propria prestazione fisica, ma la qualità della vita. Dov’è allora il confine tra prestazione fisica e gesto artistico? Dov’è il limite tra regola, figura, tecnica e spazio di ricerca, espressione individuale? Dov’è il punto di contatto tra il vissuto dell’atleta e la sua condivisibilità con lo spettatore? Pattinaggio creativo – ha rimarcato la Aimo – lavora su queste linee sottili offrendo a professionisti e non l’opportunità di migliorare la propria esperienza sportiva e umana”.

 

Infine la FISR ha deciso di dare la possibilità ai suoi tesserati di sperimentare un nuovo approccio al pattinaggio creativo attraverso uno stage per cento atleti agonisti di vari livelli e di età diverse (già al completo). I giovani talenti hanno avuto modo di migliorare le loro componenti artistiche, creando una performance in armonia con le proiezioni di Exhibition Hub, sotto la direzione artistica di Marta Bravin, referente federale inline e membro del settore tecnico, e Paola Fraschini, con un passato come performer al Cirque du Soleil e sul palco del Festival di Sanremo nel 2021, con la coreografia del brano del gruppo Colapesce Dimartino.