Calcio A: con la Fiorentina ennesimo passo falso della Roma

Grinta e nulla più: la gara dei giallorossi contro la Fiorentina è una prova di orgoglio e nulla più , contro un avversario senza più nulla da chiedere al campionato. Prova sicuramente migliore rispetto a quella di domenica contro il Napoli, ma per questo poco ci voleva, inoltre il magro bottino di 1 punti in due gare disputate all’Olimpico, allontana sempre più i sogni Champions, nonostante il cammino sonnecchiante di chi guida la fila.

 

Ranieri schiera in campo un 4-2-3-1, rilanciando dal primo minuto Zaniolo e confermando Perotti, che in queste gare sta facendo capire quanto sia mancato ai giallorossi durante la stagione, in porta Mirante viene preferito a Olsen, che, usando un eufemismo, non ha mai convinto in questa stagione. Pioli invece si affida al 4-3-1-2 classico della Fiorentina, schierando dietro Muriel e Simeone, l’ex Gerson.

La scelta di Ranieri di preferire Mirante a Olsen, viene ripagata immediatamente, con due ottimi interventi, prima su Benassi, poi su Muriel, nei quali l’estremo difensore ex Parma risponde presente. Ma per i problemi difensivi la Roma non riesce a trovare una soluzione, e da una delle solite dormite collettive della retroguardia capitolina, arriva l’uno a zero firmato Pezzella, su un calcio d’angolo di Benassi.

Ma la Roma, a differenza di altre gare, non si scioglie al primo sole, ma anzi, si ricompatta e trova un immediato pareggio: Kluivert mette in mezzo un bel cross , sul quale arriva per primo Zaniolo, il cui colpo di testa si bacia il palo, e danzando sulla linea di porta, facendo tremare i pochi tifosi presenti allo stadio, si insacca in rete.

Le occasioni arrivano da entrambe le parti, con Muriel che con una conclusione dai 25 metri colpisce in pieno il palo, con Mirante battuto, e con Dzeko che dalla trequarti sfida Lafont, il quale ben si disimpegna sul tiro insidioso del bosniaco.

La seconda frazione di gioco vede una Roma con in mano il pallino del gioco e una Fiorentina, poco concreta, pronta a ripartire in contropiede.

Ed è la Fiorentina a trovare nuovamente il vantaggio, con una conclusione dell’ex Gerson, che trova la deviazione di Juan Jesus, per lui una stagione veramente sfortunata, che spiazza Mirante. Secondo gol in campionato per il brasiliano, ancora di proprietà della Roma.

Ancora un volta la Roma, ricordando i fantasmi del passato, potrebbe crollare ed invece non perde la testa e riesce, d’orgoglio, a sprigionare la giusta reazione: ancora Kluivert, questa sera in veste di assist man, serve Perotti, che di destro calcia una conclusione che termina precisa nel sette, dove Lafont mai sarebbe potuto arrivare.

Terza rete consecutiva per l’argentino, che rende palese quanto sia state pesante la sua assenza durante la stagione.

La Roma costruisce di più, e ha anche diverse occasioni in cui riesce a rendersi pericolosa, prima con Zaniolo, poi con Nzonzi, ma la Fiorentina ha la velocità come asso nella manica, e riesce a tenere certamente in apprensione la retroguardia giallorossa, pure dimostrandosi poco concreta.

A crederci di più, anche per esigenze di classifica, sono i padroni di casa, che si gettano negli ultimi 10 minuti, in un forcing alla ricerca del vantaggio.

De Rossi fomenta il pubblico a sostenere la squadra, ma è tutto vano: Dzeko avrebbe l’occasione di regalare i tre punti alla sua squadra, grazie ad un cross preciso di Pellegrini, ma il suo colpo di testa termina alto.

Ennesimo passo falso per la Roma, che contro un avversario senza ambizioni, non va oltre il pareggio.

La luce per la speranza Champions, per quanto flebile, è ancora accesa, ma con il campionato ormai alle battute finali, non sono più permessi errori.

Claudio Andò