Politica & territorio: Riflessioni sul rapporto che esiste tra i rischi naturali e le attività dell’uomo

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio è intervenuto in apertura, alla Conferenza organizzata dalla Società Italiana di Geologia Ambientale, in corso a Torino, nell’ambito della Giornata Internazionale per la Riduzione del Rischio dei disastri naturali.

“E’ una giornata importante che impone delle riflessioni sul rapporto che esiste tra i rischi naturali e le attività dell’uomo. Ragionare insieme partendo dagli esponenti della nostra comunità scientifica sulle relazioni che esistono tra la conoscenza dei rischi naturali, il comportamento dell’uomo e le attività di Protezione Civile è un elemento essenziale per lo sviluppo delle nostre comunità”. Lo ha affermato Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile, intervenendo alla Conferenza della Società Italiana di Geologia Ambientale, in svolgimento oggi a Torino, nell’ambito della Giornata Internazionale per la riduzione del rischio dei disastri naturali.

Tutti insieme per dire che gli effetti dei rischi naturali non possono essere trasformati in rischi.

“Celebriamo la Giornata Internazionale per la Riduzione del rischio dei disastri naturali, insieme agli Enti pubblici di ricerca, alle Università, ai professionisti, per dire tutti insieme, ad alta voce che possiamo farcela. Possiamo farcela se ascoltati da chi prende le decisioni in ambito locale e in ambito nazionale. Possiamo farcela a mitigare gli effetti dei pericoli naturali sulla popolazione e sul sistema produttivo che soltanto noi trasformiamo in rischi.  Oggi, 13 ottobre, la SIGEA APS, il Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Torino, l’Arpa – Piemonte, il CNR-IRPI, gli Ordini dei Geologi Piemonte e della Valle d’Aosta stanno celebrando a Torino la “Giornata internazionale per la riduzione del rischio dei disastri naturali”.  Riteniamo di particolare valore questo evento che ci vede – ha affermato Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale –  tra gli altri, organizzatori con l’ARPA Piemonte con la quale abbiamo di recente sottoscritto un protocollo che disciplina l’attività di collaborazione per attività di studio e ricerca nel settore ambientale, con specifico riferimento agli aspetti di geologia ambientale del territorio del Piemonte; lo sviluppo d’iniziative condivise per la diffusione della cultura della difesa del territorio dai rischi naturali, anche attraverso l’organizzazione di eventi divulgativi e di approfondimento, come quello organizzato a Torino. Siamo impegnati insieme nella promozione di iniziative di sensibilizzazione, formazione e comunicazione per la conoscenza delle tematiche legate ai valori costituzionali, al rispetto della legalità, alla conoscenza del patrimonio naturale e ai pericoli connessi ai fenomeni naturali”.

“Di recente abbiamo celebrato il 60° anniversario della tragedia del Vajont. Vogliamo ricordare che le Nazioni Unite nel febbraio 2008 hanno indicato tra i primi cinque peggiori disastri provocati dall’uomo: il disastro del Vajont. Basta guardare ai recenti eventi che hanno interessato il Marocco e la Libia, la ripresa delle attività nella caldera dei Campi Flegrei – ha continuato Fiore –  l’alluvione dell’Emilia Romagna e prima delle Marche, la frana di Ischia, giusto per citare gli eventi più recenti, per renderci conto che non possiamo sottovalutare nessuno degli aspetti che possono mettere in crisi la sicurezza e salute dei cittadini, il sistema produttivo e il sistema sociale. La celebrazione della “Giornata internazionale per la riduzione del rischio dei disastri naturali” ci può aiutare a far aumentare la consapevolezza sulla fragilità di un territorio in continua evoluzione e convincerci nella necessità di un’attenta pianificazione territoriale e nel monitoraggio utile sia alla previsione che alla prevenzione dei pericoli naturali”.