Caso calcio e scommesse, Ghirelli (ex Lega Pro e FIGC) ad Agimeg: prende avvio da una fondatezza iniziale forte, vale a dire la confessione di Fagioli

La vicenda è veramente brutta. Non ci si chieda perché lo facciano, non esiste una risposta razionale. L’indagine ha due punti in comune con il passato. Il primo è che essa deriva da un’inchiesta su fatti criminali: nel corso dell’indagine poi emerge qualcosa che porta ad un calciatore, si indaga e si arriva ad altri. Infatti, non è finita si sussurra che siano coinvolti anche altri calciatori. Il secondo: l’indagine attuale avviene dopo un “sonno” iniziato dal momento in cui è stato scoperto l’ultimo reato per scommesse sportive. Questo “sonno” è stato deciso dalle bande criminali per abbassare il livello di attenzione”.

E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro dal 2018 al 2022, vice presidente della FIGC dal 2022, a commento del caso scommesse che vede coinvolti i calciatori Fagioli, Zaniolo e Tonali. Attualmente ricopre la carica di Presidente Onorario de L’Aquila 1927, club militante in Serie D.

“C’è una novità significativa? Sì, la confessione di Fagioli. Non mi sovviene che nel passato ci sia mai stata una confessione. Siamo ad un percorso con una fondatezza iniziale molto forte, non c’è mai stata una inchiesta che avesse potuto poggiare su un dato di fatto così solido”, ha concluso.