IL PONTE SULLO STRETTO, Le ragioni del NO

Un rendering del Ponte sullo Stretto. "Per me è una grande soddisfazione, vi ringrazio". Con queste parole il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha aperto la riunione al Mit sull'aggiornamento del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Al ministero si è svolto l'incontro istituzionale per presentare la relazione del progettista sull'aggiornamento del progetto definitivo del collegamento stabile tra Calabria e Sicilia. ANSA/US MIT +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK +++

Domenica 10 marzo alle ore 16:30 a Letojanni…

Domenica 10 marzo alle ore 16:30 presso l’Aula consiliare del Comune di Letojanni (Me) il circolo PRC della riviera jonica messinese, Lidia Menapace, organizza l’incontro/dibattito “IL PONTE SULLO STRETTO Le ragioni del NO”.

Come Rifondazione Comunista siamo da sempre contrari a quest’opera inutile e dannosa per il territorio e che non risponde a un reale bisogno della popolazione ma solo a logiche di potere e di profitto.

Le ragioni del no sono molteplici: ambientali, paesaggistiche, economiche oltre al rischio concreto di ingerenze mafiose. Soprattutto a dire NO sono i cittadini che più volte hanno espresso il loro dissenso con partecipate e trasversali manifestazioni di piazza.
Le necessità reali del territorio sono ben altre: il dissesto idrogeologico, un adeguamento generalizzato degli edifici all’elevato rischio sismico dello stretto, infrastrutture viarie e ferroviarie degne di questo nome, una rete capillare dei trasporti pubblici urbani ed extraurbani. Insomma, il ponte potrebbe diventare l’ennesima cattedrale nel deserto, e non solo in senso metaforico visto che siamo in emergenza siccità!
Il ponte rappresenta un’idea di sviluppo calata dall’alto che rischia di portare solo distruzione a luoghi meravigliosi dal punto di vista paesaggistico e dall’equilibrio naturale delicatissimo. Un’opera che non gioverà, né nell’immediato, né nel lungo periodo, all’economia della zona: basti pensare all’impatto sul turismo che avranno i decennali e invasivi cantieri.
Invece, la propaganda sulla realizzazione del Ponte è usata dal governo per la sua campagna elettorale permanente, per distrarre l’opinione pubblica da temi ben più rilevanti per il paese e per alimentare le fameliche clientele economiche locali e nazionali.
Da sempre i siciliani e i calabresi sono scettici sul ponte, sanno che non si realizzerà mai, nonostante le diverse inaugurazioni dei lavori. Ma anche fra gli esperti del settore rimane il dubbio sulla sua fattibilità tecnica.

Tuttavia, proprio per queste ragioni, la nostra attenzione deve rimanere alta perché c’è il fondato rischio che il ponte si cominci a costruire, si devasti irreversibilmente il territorio e che poi diventi l’ennesima opera incompiuta.

Introdurrà e coordinerà l’incontro la segretaria del circolo PRC della riviera jonica messinese, Stefania De Marco. Interverranno: Antonio Mazzeo, peace-researcher e giornalista impegnato nei temi della pace, della militarizzazione, dell’ambiente, dei diritti umani, della lotta alle criminalità mafiose. Ha pubblicato con Antonello Mangano “Il Mostro sullo Stretto, Sette ottimi motivi per non costruire il Ponte” e “I Padrini del Ponte. Affari di mafia sullo Stretto di Messina”; Luigi Sturniolo che da oltre 20 è uno dei più conosciuti attivisti del Movimento No Ponte. Ha curato molti articoli e alcune pubblicazioni sull’argomento. Tra queste è da ricordare “Ponte sullo Stretto e mucche da mungere” del 2009; Domiziana Giorgianni, interna da tanti anni nelle lotte in difesa dei territori in Sicilia e fuori dalla Sicilia. Dal 2018 è tra le più impegnate attiviste del Movimento contro la costruzione del Ponte sullo Stretto.

Stefania De Marco, Segretaria del Circolo “Lidia Menapace”

Nicola Candido, Segretario Regionale della Sicilia

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea