COMUNICAZIONE ESITI TAMPONI. ORA MESSINA, LA FAUCI: TEMPI TROPPO LUNGHI

Messina – Dalle parole ai fatti. Sono settimane, infatti, che assistiamo alla guerra dialettica tra il sindaco De Luca e i vertici dell’Asp Messina. Non entrerò nel merito, non è questo che mi interessa, pur non condividendo per nulla i toni e i termini, spesso, usati dal primo cittadino nei confronti del direttore generale e dei responsabili regionali.

Non mi interessa la politica urlata e fatta di accuse, voglio provare a comprendere le difficoltà e – quando possibile – denunciare le criticità per arrivare alle soluzioni. Siamo tutti consapevoli, infatti, che l’enorme ondata di contagi che ha travolto Messina e la sua provincia ha messo in netta difficoltà il personale dell’Asp. Non a caso è stato deciso di nominare un commissario per l’emergenza Covid, un tentativo per riorganizzare le procedure in una circostanza di crisi.

Pur ammettendo le difficoltà del momento, però, mi corre l’obbligo porre alla luce il caso di un’anziana cittadina che mi è stato segnalato direttamente dai familiari. Ci tengo a precisare, però, che non c’è in me la voglia di criticare e distruggere, ma di segnalare un caso – che come tanti altri – obbliga a una velocità diversa nello svolgere il lavoro dell’Asp.

 

La signora Saveria Alati, una messinese che il prossimo febbraio compirà 91 anni, vive da tempo nella condizione di invalidità con il servizio di assistenza domiciliare per garantirle le misure di aiuto necessario. Da oltre venti giorni, però, questa assistenza è stata sospesa vista la positività al Covid di una delle operatrici recatasi in casa della signora Alati. Il 13 gennaio, allora, la signora Saveria è stata sottoposta a test molecolare così da scongiurare la sua positività e assegnare una nuova squadra di assistenza domiciliare. A oggi, però, l’esito del tampone non è stato formalmente comunicato alla cooperativa che svolge il servizio, lasciando la signora senza assistenza. I familiari – dopo aver seguito tutte le indicazioni dell’Asp – mi hanno contattato per denunciare questa vicenda. Mi hanno spiegato, allora, che gli uffici dell’Asp non hanno ancora registrato nel loro database l’esito del tampone che, comunque, ha avuto risultato negativo. Comunicazione, questa, arrivata telefonicamente ma che non ha valenza. Il 19 gennaio, ancora, i familiari della signora Avati si sono affidati al nuovo servizio di WhatsApp attivato dall’Asp, il loro messaggio non ha avuto risposta. Fino a quando non verrà comunicato in maniera ufficiale l’esito, allora, non sarà riattivato il fondamentale servizio di assistenza domiciliare.

 

Questo è un caso, certamente, limite ma da rendere noto e denunciare per far comprendere quanti cittadini stiano soffrendo gravi difficoltà pur in assenza di un contagio. Siamo tutti consapevoli della mole di lavoro, tanto che l’arrivo della commissaria Furnari ha portato a tantissime nuove assunzioni per migliorare il servizio dell’Asp. Alla dottoressa Furnari, allora, mi corre l’obbligo chiedere non solo tutta l’attenzione possibile ma, soprattutto, tutta la celerità possibile nelle registrazioni degli esiti dei tamponi e – passaggio fondamentale – nella comunicazione degli stessi. Esistono, infatti, tanti lavoratori – spesso autonomi o in proprio – che a causa di ritardi nella trasmissione dei risultati hanno posticipato il loro rientro sul posto di lavoro perdendo tantissime entrate per le proprie famiglie.

Ora Messina – Giandomenico La Fauci