CROTONE: FALSE FATTURE E INDEBITA PERCEZIONE DI CONTRIBUTI

L’attività operativa volta al contrasto delle frodi fiscali e alla tutela della spesa pubblica nazionale e comunitaria ha consentito alla Compagnia della Guardia di Finanza di Crotone di scoprire una nuova truffa finalizzata all’indebita percezione di risorse pubbliche. In questo caso, l’attenzione operativa delle Fiamme Gialle pitagoriche si è concentrata sulla posizione di una società di persone operante nel settore delle coltivazioni agricole e dell’agriturismo, individuata a seguito di una precedente verifica fiscale eseguita nei confronti di un suo fornitore risultato “evasore totale”. Questa pregressa verifica aveva permesso di rilevare che il fornitore, pur non presentando le proprie dichiarazioni fiscali, aveva emesso fatture per importi significativi, afferenti lavori di ristrutturazione dell’azienda agricola, quale suo unico cliente. Gli approfonditi riscontri eseguiti dai finanzieri, pur in assenza delle scritture contabili, grazie anche al controllo incrociato effettuato nei confronti dell’azienda agricola, portavano a concludere che si trattava di fatture per operazioni inesistenti sotto il duplice profilo oggettivo e soggettivo. Dal punto di vista soggettivo, infatti, il fornitore non aveva manifestato adeguate capacità tecniche, organizzative e finanziarie. In particolare, non disponeva di
personale dipendente e non risultava aver effettuato acquisti delle materie da impiegare nella lavorazione. Sotto il profilo oggettivo, i lavori di ristrutturazione erano evidentemente stati
effettuati in economia, sostenendo costi reali molto meno onerosi. Alla luce di questi elementi, i finanzieri hanno necessariamente esteso i controlli all’impresa committente, riscontrando tra l’altro che quest’ultima aveva beneficiato di un finanziamento pubblico erogato dalla Regione Calabria nell’ambito delle iniziative di sostegno per favorire il restauro, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale regionale. E’ emerso, quindi, che le false fatture non erano state utilizzate solo per ragioni di risparmio fiscale, ma anche per la rendicontazione delle spese sostenute nell’ambito dell’iniziativa imprenditoriale oggetto di agevolazione. A conclusione dell’attività ispettiva, il legale rappresentante della società è stato denunciato per dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture false e per la truffa finalizzata all’indebita percezione del contributo per € 166.000 del quale è stato proposto il recupero. La Guardia di Finanza di Crotone procederà inoltre a interessare la Procura Regionale della Corte dei Conti per i connessi profili di danno erariale.