Confisca record di 1,3 miliardi. Colpito il re dell’eolico Nicastri

Beni per un miliardo e trecento milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione investigativa antimafia a un soggetto ritenuto contiguo a Cosa Nostra. I beni, che erano stati precentemente sequestrati, passano ora definitivamente allo Stato. Secondo la Dia, si tratta della confisca di importo più elevato in assoluto mai eseguita in Italia nei confronti di un unica persona. La confisca ha colpito Vito Nicastri, 57 anni, imprenditore di Alcamo (Trapani), attivo nel settore dell’energia rinnovabile e in particolare dei parchi eolici. All’uomo è stata imposta la sorveglianza speciale per tre anni, con obbligo di soggiorno ad Alcamo. Il patrimonio che gli è stato confiscato comprende 40 società, immobili e disponibilità finanziarie. Secondo gli inquirenti, Nicastri era vicino a diversi personaggi mafiosi.