Arrestato Padre Decaminada per la bancarotta dell’Idi

I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma impegnati nell’operazione "Todo Modo" hanno eseguito tre misure cautelari disposte dal Gip del Tribunale di Roma, Antonella Capri, nei confronti di Domenico Temperini (in carcere), di Padre Franco Decaminada e di Antonio Nicolella (entrambi agli arresti domiciliari) nell’ambito delle indagini sul dissesto finanziario dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (Idi). Nello stesso contesto è stato posto sotto sequestro un immobile, denominato "Ombrellino", sito in Magliano in Toscana (Grosseto), del valore di oltre un milione di euro, acquistato, in massima parte, con denaro provento di reato. Sono in corso 14 perquisizioni domiciliari e locali, presso abitazioni private e uno studio commerciale e notarile, tutte in provincia di Roma, con l’impiego di circa 50 militari. I reati contestati ai tre arrestati vanno dall’appropriazione indebita aggravata alla bancarotta patrimoniale fraudolenta, dall’emissione e utilizzo di fatture false all’occultamento delle scritture contabili; altre 10 persone sono state denunciate, inoltre, a vario titolo, per i delitti di riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, occultamento delle scritture contabili e appropriazione indebita. Le indagini, coordinate dalla procura di Roma (procuratore aggiunto Nello Rossi e sostituti procuratori Giuseppe Cascini e Michele Nardi) e condotte dal Nucleo di polizia tributaria della capitale, hanno riguardato "gravi fattispecie di appropriazione indebita", proseguite sino al 2012, in danno della "Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione", ente ecclesiastico, giuridicamente riconosciuto – proprietario, tra gli altri, dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata Concezione, del San Carlo di Nancy e di Villa Paola – con oltre 1.500 dipendenti, e, da sabato scorso, in amministrazione straordinaria, a seguito dello stato di insolvenza accertato dal Tribunale di Roma, in relazione ad un passivo di oltre 600 milioni di euro. Le indagini hanno consentito di accertare "plurime condotte di spoliazione", per un totale di 14 milioni di euro circa, realizzate, con modalita’ differenti, dai tre soggetti destinatari dei provvedimenti cautelari. I provvedimenti cautelari riguardano, nel dettaglio, Padre Franco Decaminada, quale consigliere delegato al Superiore Provinciale dal 2004 al dicembre 2011, incaricato della gestione del comparto Idi-Sanità (carica equiparabile a quella di amministratore delegato in relazione alle citate aziende ospedaliere); Domenico Temperini, all’epoca amministratore delegato di Elea Spa e di Elea FP Scarl (dichiarata fallita nel febbraio di quest’anno), società, entrambe, interamente partecipate dalla Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione ed attive nel settore della formazione del personale, nonchè amministratore di Idi-Farmaceutici e direttore generale pro-tempore del comparto Idi-Sanità; Antonio Nicolella, membro del consiglio di amministrazione della società lussemburghese Ibos II Sa., nonche’ socio di un’omonima societa’ congolese e componente del consiglio di amministrazione del Consorzio Servizi Ospedalieri, societa’ partecipata dalla fallita Elea FP Scarl. Le distrazioni di fondi ai danni della Congregazione – secondo gli investigatori – sono state realizzate con differenti modalita’, tutte ricostruite su base documentale dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Roma (che, sul tema hanno acquisito anche "preziose conferme testimoniali") e sono proseguite anche quando la crisi finanziaria che investiva gli istituti ospedalieri era ampiamente manifesta. Le indagini proseguono al fine di riscontrare verosimili, ulteriori condotte distrattive ai danni dell’ente ecclesiastico.