Salvini e la bufala della flat tax in vista delle elezioni

In vista delle elezioni promettere la diminuzione delle tasse è una prassi consolidata, alla quale non si sottrae il vicepremier, Matteo Salvini.

 

Siamo in attesa che si realizzi la promessa di Salvini di abolire le accise sui carburanti. Una bufala propagata per acquisire consensi. Inutile dire che le accise sono ancora tutte lì, per la gioia degli automobilisti.

 

Ora, sempre in vista delle elezioni, in questo caso europee, il vicepremier Salvini propone una flat tax (tassa piatta) fino a 50 mila euro di reddito. Il ministero dell’Economia ha fatto un po’ di conti e risulta un buco di 54 miliardi; ci aggiungiamo che il prossimo anno ci saranno 23 miliardi di sterilizzazione dell’Iva e, nel 2020, altri 28 miliardi per lo stesso motivo. Una voragine.

 

Poi c’è la realtà. Infatti, l’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB), che svolge analisi e verifiche sulle previsioni macroeconomiche del Governo, prevede un aumento della pressione fiscale sul Pil, cioè un aumento della tassazione complessiva di circa 5 miliardi.

Salvini racconta bufale in vista delle elezioni. Il problema è che il popolo ci crede e quando cadrà dal pero sarà tardi e allora se la prenderà con Salvini per assolvere se stesso.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc