Lega e M5S sulla legittima difesa che non difende

Una legittima difesa che non difende. Così potremmo definire il testo della proposta di legge della maggioranza legastellata che, in questa settimana, sarà discussa in Commissione giustizia alla Camera dei deputati, per poi passare all’aula per il varo definitivo.

Il testo della proposta di legge prevede che la difesa sia sempre legittima quando l’aggredito respinge l’intrusione da parte di una o più persone all’interno del proprio domicilio o luoghi equiparati.

Parrebbe una norma di buon senso, cioè, difendersi da una aggressione, soprattutto se si è in “stato di grave turbamento”.

Non è così. La legittima difesa, come noto, è già prevista dall’attuale ordinamento, infatti l’art.52 del Codice penale, recita “Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa”.

La legittima difesa è stata ulteriormente rafforzata da successive norme a favore dell’aggredito che “usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere: la propria o altrui incolumità; i beni propri o altrui”.

Dunque? Perché mai si è avviata questa campagna per le “legittima difesa”? Fatti di cronaca sono stati ampliati dai media, sicchè si è ingenerata la falsa convinzione che ognuno a casa propria non può difendersi se aggredito da un ladro.

Sull’argomento, in sede di audizione alla Commissione giustizia della Camera dei deputati, abbiamo potuto ascoltare, grazie a Radio Radicale, il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Francesco Minisci, che esprimeva valutazioni critiche sulla proposta, paventando il rischio di danni maggiori di quelli che si vorrebbero evitare, oltre a profili di illegittimità costituzionale. Inoltre, nei pochi avvenimenti di cause per legittima difesa, dichiara il presidente Minisci, quasi il 100% finisce con l’archiviazione, cioè a favore dell’aggredito.

Insomma, con questa legge si potrebbero ottenere effetti opposti a quelli propagandati.

L’ex procuratore della Repubblica, Armando Spataro, già coordinatore del Gruppo antiterrorismo, ha definito la proposta “aberrante”.

Piercamillo Davigo, Presidente della II Sezione Penale presso la Corte Suprema di Cassazione, dichiara che la nuova legge sarà fermata dalla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo.

Il presidente del Consiglio nazionale forense, Andrea Mascherin, ha invitato la Lega e il M5S a valutare bene “la compatibilità costituzionale”.

Insomma, con questa legge saremo più sicuri? Non è così, ma l’importante è che il popolo ci creda.

 

Primo Mastrantoni, segretario Aduc