Lunedì 24 luglio il XII “Cortile Teatro Festival” proseguirà con “Cirasedda”, spettacolo con la regia del catanese Nicola Alberto Orofino

In scena ci sarà Vincenzo Ricca. Drammaturgia di Roberta Amato e Alice Sgroi. La storia di un bambino che passa le sue giornate davanti all’ingresso di casa, dove la madre esercita il mestiere più antico. Lunedì scorso successo travolgente del cuntista Gaspare Balsamo con “Simposio”, in prima nazionale…

Lunedì 24 luglio secondo appuntamento con la dodicesima edizione del Cortile Teatro Festival di Messina, dopo il travolgente successo ottenuto dal cuntista Gaspare Balsamo con il suo nuovo spettacolo “Simposio”, al debutto assoluto proprio a Messina.

Sul palcoscenico del cortile settecentesco del Palazzo Calapaj – D’Alcontres, a pochi passi dal Duomo, sarà in scena “Cirasedda non abita più qui”, prodotto da “Lavorare d’incanto” con Vincenzo Ricca, drammaturgia di Roberta Amato e Alice Sgroi, regia di Nicola Alberto Orofino.

«Natale detto Cirasedda – spiega il regista catanese, già molto apprezzato in questo Festival – è un bambino che passa le sue giornate sopra u’ bisolu della sua casa. Dentro la mamma esercita il mestiere più antico. Fuori Cirasedda accoglie, aspetta e congeda i clienti».

E aggiunge: «Due cose si possono dire di Cirasedda: che ama la sua mamma incondizionatamente e che nessuno può toccargliela. E se pensando a quest’ultima cosa ti viene da ridere, vuol dire che non conosci abbastanza il difficile mondo in cui vive e il suo cuore straziato. Il mondo difficile coincide in tutto e per tutto con quello dei nostri quartieri che da anni cerco di raccontare nella convinzione che li si annidano l’autenticità e la meraviglia di questa città, Catania, in cui anime mangiate e vomitate hanno il medesimo olezzo delle carnazzerie della sua strada prediletta. Per questo quella di Natale detto Cirasedda è una storia solo apparentemente estrema. In un luogo che tutto si fa piacere, in cui tutto può essere digerito, legalità, giustizia, il reclamo di condizioni minime di convivenza sociale e civile, il sacrosanto diritto a un’infanzia felice, sono solo fantasticherie rigurgitate da qualche trasmissione televisiva nazionale lontana anni luce. Nonostante tutto Natale detto Cirasedda ama la sua mamma più di qualunque altra cosa. La ama a prescindere. La ama più della sua vita. Ama perfino la sua assenza».

Il programma del Cortile Teatro Festival proseguirà lunedì 31 luglio con il pugliese Donato Paternoster, autore e interprete di “Super Santos (Uno che ce l’ha fatta)” e il 7 agosto sarà la volta della nuova produzione di Nutrimenti Terrestri, “La grande menzogna”, scritto e diretto da Claudio Fava e interpretato da David Coco. Il titolo si riferisce al furto di verità che il Paese ha subìto sulla morte di Paolo Borsellino.

La seconda parte della rassegna proseguirà poi nell’Area Iris.

Il Cortile Teatro Festival nasce da un’idea di Roberto Zorn Bonaventura (che è il direttore artistico), Giuseppe Giamboi e Stefano Barbagallo. Il Castello di Sancio Panza organizza il Festival con la collaborazione del ristorante ‘A Cucchiara, della Multisala Iris e con il sostegno di Latitudini, rete di drammaturgia siciliana. Grafica di Riccardo Bonaventura. Prenotazione obbligatoria al numero whatsapp 3487967879.