L’INFLAZIONE CONTINUA A “PESARE” SUL DISAGIO SOCIALE

Anche a luglio continua a crescere l’indice del disagio sociale spinto dalla crescita senza freni dell’inflazione. I dati del Mic Confcommercio di luglio indicano un valore di 17,5, in aumento di un decimo di punto sul mese precedente. Secondo l’Ufficio Studi Confcommercio, “è presumibile che nell’ultima parte del 2022 e nei mesi iniziali del 2023 l’area del disagio sociale continui ad ampliarsi, poiché appare improbabile un rientro a breve delle tensioni inflazionistiche e, al contempo, crescono le probabilità di un peggioramento del quadro economico generale, con conseguenti effetti sul mercato del lavoro”.

A luglio 2022 il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 7,9%, in ridimensionamento di un decimo di punto rispetto a giugno. Il dato è sintesi di una riduzione degli occupati (-22mila unità su giugno) e del numero di persone in cerca di lavoro (-32mila unità in termini congiunturali). A questa evoluzione si è associata, una crescita degli inattivi (+54mila unità su giugno).

A luglio i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto hanno mostrato una variazione annua dell’8,7% in risalita rispetto all’8,4% del mese precedente. “I primi dati di agosto indicano una moderata tendenza al rallentamento di questa dinamica, evoluzione attribuibile in parte al ridimensionamento dei prezzi registrato per i carburanti. Alla luce delle tensioni che attraversano i diversi mercati difficilmente il dato di agosto può essere letto come l’inizio di una fase meno espansiva dei prezzi dei beni e dei servizi che le famiglie acquistano con maggior frequenza”.