GUERRA UCRAINA. AIAS NAZIONALE: CIRCA 3 MILIONI DI UCRAINI CON DISABILITÀ SONO IN ENORME DIFFICOLTÀ

L’AIAS Nazionale, Associazione Italiana Assistenza agli Spastici, attraverso il Presidente Salvatore Nicitra, alla luce della gravità della situazione generale in Ucraina, sollecita con forza le autorità nazionali e internazionali di riferimento a vigilare in ogni modo possibile sulle condizioni delle persone portatrici di disabilità che vivono oggi il contesto di guerra.

Dai dati diffusi, risulta che si tratta di circa 3 milioni di ucraini con disabilità di varia natura, persone che, già a causa della pandemia, si trovavano in una situazione di grande difficoltà.  Numeri, questi, che impongono a maggior ragione di intervenire, viste le difficilissime dinamiche di esodo dal teatro di guerra che ora per ora vengono comunicate.
“L’AIAS Nazionale – fa presente il Presidente Nicitra – suggerisce l’istituzione di un tavolo per i disabili in Ucraina in questa fase così complessa e tragica, al fine di essere di aiuto nella gestione dell’emergenza”.
Ribadisce, infatti, Salvatore Nicitra: “Seppur nella consapevolezza che la nostra vicinanza non potrà mai essere tale da alleviare in maniera esaustiva i disagi che il conflitto sta causando a queste persone più deboli, il nostro senso di responsabilità e di solidarietà ci impone di essere quanto più aperti a valutare forme di aiuto e di collaborazione. Ci auguriamo fermamente che le condizioni di fragilità neuro-psicomotorie non si traducano per l’ennesima volta in un disagio nel disagio e che nessun portatore di disabilità sia abbandonato a sé stesso in un momento come questo”.
Queste le parole che sollecitano seria attenzione e massima vigilanza sui più deboli, privi di una completa autonomia di movimento in senso lato.
In concreto, alcune realtà della rete AIAS, come ad esempio la Sezione di Cetraro (CS), hanno già tempestivamente comunicato all’agenzia ONU per i rifugiati, la UNHCR, la propria immediata volontà di offrire servizi di ospitalità in tal senso, ad un numero di 60 profughi. Il Presidente della Sezione AIAS citata, infatti, Maurizio Arci, ha aperto le porte dell’ex “Casa di Cura Spinelli” di Belvedere Marittimo in Calabria.
L’AIAS Nazionale confida in un replicarsi di questi segnali in modo da essere di chiaro sostegno in questo momento così duro, frangente che mette alla prova di sopravvivenza i profughi e al vaglio lo spirito di accoglienza.