ECONOMIA – CASTELLI, “COSTRUIRE UN NUOVO PATTO SOCIALE”

Siamo in un momento di profondi cambiamenti, in tutti i settori della società, e abbiamo il dovere di accompagnare questi cambiamenti mettendo insieme le parti più coraggiose, in un percorso di crescita e investimento.

Lo dobbiamo fare pensando ad un nuovo modello di società, più inclusiva, più professionale, più pronta ad affrontare le sfide.
Il mondo delle professioni, ad esempio, rappresenta un tassello fondamentale. Ed è anche per questo che, attorno a questo mondo, dobbiamo costruire un nuovo “Patto Sociale”, che garantisca importanti investimenti sul futuro di professioni e professionisti. Ma anche una crescita più generalizzata del Paese, all’interno dello stesso quadro d’insieme.
E proprio di questo quadro deve far parte anche il lavoro dipendente, sia esso pubblico o privato.
Perché il ricorso al lavoro agile, sia pure in qualche modo forzato da questa emergenza sanitaria, ha cambiato le abitudini di milioni di cittadini e di migliaia di aziende. Un percorso che, in alcuni settori, sarà irreversibile. E da cui possiamo trarre anche aspetti positivi per il rilancio dell’economia.
Attorno a questo va fatta una riflessione su come regolamentarlo meglio, affinché il lavoro agile sia effettivamente tale, e non solo un “lavoro da remoto”, ma soprattutto su come reinvestire e ridistribuire il risparmio che, proprio attorno a questo, si è concretizzato.
Per farlo, c’è bisogno che questo patto venga accompagnato da una riforma fiscale, come peraltro si sta facendo con il taglio del cuneo fiscale, un meccanismo che incentivi a scommettere sul futuro delle imprese, e quindi dell’Italia.
Una strada da percorrere è sicuramente quella del welfare aziendale. Solo negli ultimi anni abbiamo, infatti, registrato un raddoppio delle aziende attive. Tra le piccole e medie imprese è una su due.
È uno strumento importante che conferma il ruolo centrale del mondo dell’impresa, accelerato dalla crisi Covid-19, nella comunità e fa decollare produttività e benessere dei lavoratori.
Nello scrivere il Recovery Plan, e la riforma fiscale, dobbiamo tenere necessariamente conto anche di tutto questo. Perché va migliorata la partecipazione di tutti i soggetti interessati, a partire dai lavoratori.
È questo il futuro.

Lo scrive, sui social, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.