Crisi climatica: Save the Children, oltre 13mila bambine, bambini, adolescenti e giovani stanno partecipando a una delle più grandi consultazioni mondiali sul cambiamento climatico

Oltre 13mila bambine, bambini, adolescenti e giovani di 18 paesi sono stati coinvolti in una delle più grandi consultazioni a livello mondiale sul cambiamento climatico, per chiedere un intervento rapido e immediato che faccia fronte alla crisi in atto in un anno travolto da siccità senza precedenti, feroci ondate di calore e inondazioni devastanti.

Le consultazioni, rese possibili da Save the Children, sono iniziate, anche in Italia, a maggio e proseguiranno per tutto luglio attraverso incontri in presenza o su Zoom e questionari online, con domande a bambine, bambini, adolescenti e giovani sul cambiamento climatico e le disuguaglianze, e sulla loro opinione rispetto a cosa dovrebbero fare gli adulti per affrontarle efficacemente.

Oltre 3.500 partecipanti in Egitto, 3.000 nel Regno Unito, 3.000 in Indonesia, 1.200 in Nepal, 1.100 in Norvegia, 500 in Malawi e centinaia anche in Italia hanno già fatto sentire la loro voce nelle consultazioni, insieme ad altre centinaia in Libano, Kenya, Sud Africa e altri paesi.

Una volta completata, decine di migliaia giovani, in più di 30 paesi, avranno condiviso le loro opinioni e dato vita ad una delle più grandi consultazioni nel suo genere, per numero di bambini coinvolti e paesi coperti. I risultati saranno condivisi in un rapporto globale che sarà pubblicato il prossimo ottobre.

Con il Corno d’Africa che sta affrontando la peggiore siccità di sempre, la Gran Bretagna e parti d’Europa che stanno registrando questo mese i giorni più caldi della loro storia, gli incendi che stanno devastando Francia, Portogallo, Spagna e Grecia e le inondazioni in alcune aree dell’Asia meridionale e dell’Australia, le raccomandazioni dei bambini in questo momento non potrebbero essere più urgenti.

I minori colpiti da disuguaglianze e discriminazioni, come quelli delle famiglie a basso reddito o delle comunità di rifugiati, sono quelli più colpiti dalla crisi climatica sottolinea Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine e garantire loro un futuro. È molto probabile che non abbiano accesso a un’assistenza sanitaria di qualità, vivano in condizioni di salute precarie o siano malnutriti e che le loro famiglie non abbiano la possibilità di affrontare i danni causati ai loro mezzi di sussistenza e alle proprie abitazioni.

“L’unica cosa a cui riesco a pensare è “paura””, dice Giuseppe*, un ragazzo di 17 anni di Palermo, in Italia.

 “Inondazioni, carestie, prezzi sempre più alti e malattie trasmissibili stanno diventando problemi comuni e questo è dovuto alla crisi climatica”, ha detto Veronica*, una ragazza di 15 anni del Malawi.

“Le nostre famiglie e gli adulti hanno vissuto la loro vita ora, ma siamo noi che continueremo a vivere su questa terra” ha affermato invece Fariha*, una ragazza siriana di 17 anni che vive a Türkiye.

“I giovani di tutto il mondo si stanno già mobilitando attraverso campagne per combattere il cambiamento climatico e le disuguaglianze. Il nostro compito è sostenerli, dare loro spazio, amplificare il loro messaggio, ascoltarli e agire” ha dichiarato, Angelique Orr, Direttrice delle campagne di Save the Children.

“Siamo entusiasti che la voce dei giovani sta emergendo attraverso queste consultazioni e ci impegniamo ad amplificarla ovunque e in ogni modo possibile. Organizzazioni come Save the Children devono portare avanti campagne al fianco dei bambini per affrontare urgentemente le disuguaglianze economiche e il cambiamento climatico, tra loro fortemente interconnesse” ha proseguito Angelique Orr.

Adolescenti e giovani, da tutta Italia sono invitati a condividere le loro le idee, opinioni, richieste e raccomandazioni relativamente al cambiamento climatico e alle disuguaglianze economiche partecipando alla consultazione online al link: https://www.savethechildren.it/questionario-clima-disuguaglianze

Da una ricerca dell’Organizzazione, emerge che i bambini nati nell’ultimo anno affronteranno in media durante la loro vita, ondate di calore 7 volte più torride rispetto a quelle che hanno affrontato i loro nonni e che i neonati in tutto il mondo soffriranno 2,6 volte di più la siccità. Inoltre, milioni di bambini in tutta Europa, secondo l’allarme lanciato dai medici, rischiano di contrarre malattie respiratorie, renali e sono esposti ad altri rischi per la salute a causa delle temperature record che stanno attraversando il continente in questo ultimo periodo.

Save the Children mira a sostenere almeno 50mila bambine e bambini nei prossimi tre anni per condurre campagne affinché il mondo si prenda cura dei più giovani e del loro pianeta. Questo consisterà nel mettere in luce le loro idee e azioni per aiutare a ispirare e motivare milioni di sostenitori a intraprendere iniziative di campagna incisive con e per giovani e minori. Come parte di un movimento più ampio, l’Organizzazione lavorerà in partnership strategica con rappresentanti della società civile, delle aziende innovatrici e dell’industria creativa a livello locale, nazionale e globale, per ottenere il cambiamento per e con bambine, bambini, adolescenti e giovani.