Carabinieri NAS Parma: controlli a tutela dei consumatori, sanzioni e sequestri

Carabinieri del NAS di Parma hanno svolto controlli mirati a garantire la sicurezza alimentare e la tutela della salute dei consumatori, ispezionando numerose attività di vendita di alimenti etnici, supermercati e pasticcerie.

Presso un supermercato della città i militari hanno sottoposto a sequestro amministrativo 140 tranci preincartati di formaggio parmigiano reggiano, per un peso complessivo di 140 kg ed un valore commerciale di circa 2.800 euro, perché erano esposti alla vendita privi in etichetta delle previste informazioni riguardanti la loro rintracciabilità. Sono state inoltre rilevate carenze igienico sanitarie all’interno dei locali panetteria, macelleria, pescheria e magazzino dovute alla presenza di sporcizia vetusta, materiale vario non attinente l’attività, confezioni di alimenti stoccati a diretto contatto con il pavimento, logorio delle attrezzature e delle apparecchiature di congelamento, soluzioni di continuità della controsoffittatura nonché inadeguato sistema di prevenzione degli agenti infestanti di tipo striscianti.

Al legale rappresentante del supermercato è stata comminata una sanzione amministrativa di 2000 euro per le mancate informazioni sulla rintracciabilità dei tranci di formaggio ed è stata emessa una diffida volta alla risoluzione delle restanti criticità riscontrate. In un altro supermercato sono state riscontrate carenze igienico sanitarie dovute alla presenza, nelle celle frigorifere, di alimenti che risultavano essere stoccati promiscuamente a quelli non più destinati al consumo umano nonché per la presenza di materiale non attinente l’attività, il cui posizionamento pregiudicava la sicurezza del luoghi di lavoro. Il titolare è stato diffidato a risolvere, entro 30 giorni, le criticità rilevate.

Presso un mini market di prodotti etnici, gli ispettori del NAS hanno sequestrato amministrativamente 44 kg di alimenti vari (tè in bustine, panettoni, sughi, cotechini, farina, spezie varie e legumi), del valore commerciale complessivo di circa 250 euro, che si trovavano esposti alla vendita nonostante fossero scaduti. Per questo motivo al titolare dell’attività è stata comminata una sanzione amministrativa di 2000 euro. Lo stesso è stato destinatario anche di una diffida poiché all’interno del locale di vendita sono state riscontrate carenze igienico sanitarie dovute alla presenza di sporcizia vetusta e confezioni di alimenti stoccati a diretto contatto con il pavimento. Anche in un altro negozio di alimenti etnici sono state rilevate carenze igienico sanitarie, in questo caso dovute alla presenza di prodotti alimentari in commistione con materiale non attinente la specifica attività (materiale per le pulizie, cavi elettrici e elettrodomestici in disuso) e confezioni di bevande stoccate a diretto contatto con il pavimento. Il titolare è stato diffidato a risolvere le criticità rilevate entro 30 giorni e nei suoi confronti è stata comminata una sanzione amministrativa di 440 euro per la mancata esposizione della prevista cartellonistica riguardante il divieto di fumare.

Sempre a Parma, in un minimarket di alimenti etnici, sono state rilevate delle irregolarità, ossia la non corretta compilazione delle etichette riportanti le indicazioni obbligatorie dei prodotti ortofrutticoli esposti per la vendita, carenze igienico sanitarie all’interno del locale deposito, dovute alla presenza di prodotti alimentari in commistione con materiale non attinente la specifica attività (materiale per le pulizie, contenitori per la raccolta dei rifiuti e materiale elettrico vario) e confezioni di bevande stoccate a diretto contatto con il pavimento, e mancata esposizione della prevista cartellonistica riguardante il divieto di fumare. Per quest’ultima violazione, al titolare è stata comminata una sanzione amministrativa di 440 euro. Sono state invece emesse delle diffide volte alla corretta etichettatura dei prodotti ortofrutticoli esposti per la vendita ed al ripristino di idonee condizioni igienico sanitarie dei locali.

Presso una pasticceria della città sono state rilevate carenze igienico sanitarie all’interno del laboratorio di produzione per la presenza di alimenti in commistione con materiale vario non attinente l’attività, di contenitori per lo smaltimento dei rifiuti non a norma e per la mancata predisposizione di un adeguato sistema di prevenzione degli agenti infestanti. Nei confronti del titolare è stata emessa una diffida volta al ripristino di idonee condizioni igienico sanitarie. È stata emessa una diffida anche nei confronti del titolare di una pasticceria-gelateria sita a Parma per la mancanza di idonei sistemi di prevenzione contro gli agenti infestanti di tipo striscianti.