Caccia. Un morto e un ferito in Toscana. Perché?

Bilancio del fine settimana in Toscana, un morto in provincia di Firenze e un ferito (1). Incidenti della strada? Overdose di droghe legali o illegali? Liti familiari? Furto in esercizi commerciali? Resa dei conti fra bande criminali? Malasanità? Suicidi di un qualche tipo? No. Due tizi che avevano deciso di farsi una passeggiata in campagna  imbracciando un fucile. Tragico incidente, come il vaso di fiori che casca sulla testa del passante? No. Due tizi che se la sono andata a cercare con la scusa di cacciare i cinghiali.

Se andiamo a leggerci le cronache locali di tutta Italia, sicuramente la lista di allunga… ma crediamo di aver espresso il concetto e la pratica.

Sì, sono quei signori (e talvolta anche signore) che col fucile in braccio hanno diritto a violare le proprietà private se queste non sono recintate. Persone sempre ecologiste, rispettose della natura (tutto a loro dire), compagnoni con molto spirito di corpo, e che dicono di contribuire all’equilibrio della natura; persone per le quali le amministrazioni ripopolano (come si dice in burocratese) le campagne di alcuni animali e che sempre gli amministratori coccolano per loro stessi e l’indotto che si portano dietro e davanti (armi, abbigliamento, editoria, etc).

Siamo nel 2023. La caccia non serve a sfamarci. Dicono che non sia uno sport… ma per quale motivo dobbiamo contribuire ad aumentare le vittime (feriti e morti) di un mondo che ha già tanti problemi, perché dobbiamo continuare ad avere un rapporto violento con gli animali, perché dobbiamo violare la proprietà privata, perché dobbiamo impedire che in certi periodi dell’anno chi non imbraccia un fucile ci pensi due volte prima di farsi una passeggiata in campagna, perché dobbiamo continuare a  valorizzare un primato umano sulla natura quando (animali inclusi) è proprio per questo primato che oggi stiamo rimettendo in discussione l’equilibrio e l’esistenza stessa del nostro pianeta? Viviamo in città più o meno fortificate contro i danni che gli umani hanno fatto all’ambiente e consentiamo di andare ancora in giro ad infilare pallottole su inermi animali e umani. Non ci vuole tanto a capire che anche la vita e il cinguettio di un uccellino contribuiscono all’equilibrio generale. Certo, tutto va regolato e va utilizzata l’intelligenza umana per regolamentare, ma non certo una intelligenza che consenta a qualche decina di migliaia di umani di andarsene in giro vomitando piombo da armi come sostituto dei loro repressi impulsi emotivi e sessuali.

 

 

1 – https://www.toscanamedianews.it/perde-la-vita-nellincidente-di-caccia.htm?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_term=link9&utm_campaign=20231022&utm_content=giornaliera

 

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc