Le forniture di verdure e degli altri prodotti deperibili hanno subito un taglio di almeno il 30% a causa del maltempo con le consegne che procedono a rilento e a macchia di leopardo sul territorio nazionale dove in alcuni paesi isolati i negozi sono addirittura chiusi o gli scaffali completamente vuoti mentre la situazione migliora nelle città come Roma. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti che ha mobilitato diecimila trattori per collaborare con le amministrazioni comunali e provinciali per favorire il ripristino della circolazione. La situazione resta difficile, fa sapere Coldiretti, secondo cui ‘il danno per la filiera agroalimentare ammonta già a 100 milioni di euro non solo per le difficoltà nei trasporti, che hanno già impedito la consegna di oltre centomila tonnellate di frutta, verdura, uova, latte fresco e altri prodotti deperibili ma anche perchè le piante cedono sotto il peso della neve’. Per l’organizzazione agricola ‘i prezzi alla produzione e all’ingrosso sono al momento stabili ma si temono speculazioni al dettaglio’, ‘mentre si registra una impennata nei costi di riscaldamento delle serre: il gelo sta bruciando le verdure invernali in campo cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli e se continuerà a morire saranno anche viti e ulivi come nel 1985, con danni incalcolabili destinati a durare nel tempo’. Infine, ‘almeno due milioni di mucche e maiali nelle stalle isolate rischiano di rimanere senza acqua e cibo per le difficoltà di garantire l’approvvigionamento dei mangimi sulle strade e per i danni provocati dal gelo alle condutture che portano l’acqua agli abbeverato ma in alcuni casi a cedere – conclude la Coldiretti – sono le stesse stalle, le serre o le strutture agricole sotto il peso della neve’.