L’Italia in festa con gli Orti Slow Food: scuole e comunità si riuniscono per celebrare il piacere di mangiare sano

Allenare i sensi, scoprire nuovi sapori, imparare a scegliere cosa mangiare in modo equilibrato e consapevole: è questo lo spirito al centro della Festa Nazionale degli Orti Slow Food, che torna nella consueta ricorrenza di San Martino, martedì 11 novembre, in un anno speciale per il progetto, premiato dall’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – e inserito nella selezione ADI Design Index 2025. Tra degustazioni, ricette e attività creative, oltre 1500 classi ー dagli asili nido alle scuole secondarie di primo grado ー e 25 comunità animano orti e spazi verdi in tutta Italia, trasformandoli in veri e propri luoghi di incontro, inclusione, educazione alimentare, gioco e convivialità.

Il tema, Vogliamoci bene! L’educazione a una buona e sana alimentazione per tutte e tutti, pone l’attenzione sulla scelta di un’alimentazione corretta e sostenibile, ispirata ai principi del piatto di Harvard, il cosiddetto “piatto sano” che rappresenta l’equilibrio ideale tra frutta e verdura, cereali integrali e proteine sane, racchiudendo alla perfezione il senso più profondo della giornata: affrontare insieme la sfida di seguire uno stile di vita salutare, con gusto, curiosità e divertimento.

«Ho un debole per gli orti, non solo scolastici: li ho sempre considerati luoghi dove, oltre al cibo, si coltiva la pace ー racconta Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia ー. Oggi stare insieme non basta più, oggi si deve “fare insieme”: e gli orti sono luoghi del fare, ma anche del sapere, dello scambio, della creatività, luoghi dove si preserva la vita! Volersi bene passa certamente da come ci nutriamo, e ci nutriamo in funzione di come vengono coltivati gli orti. Perché se è vero che siamo quello che mangiamo, è vero anche il contrario: mangiamo per come siamo, per come ci sentiamo, per come vogliamo essere! È fondamentale che le nuove generazioni costruiscano un corretto dialogo col cibo, con gli ecosistemi di cui siamo parte, con la biodiversità, ma soprattutto con sé stesse. Un dialogo che costruisca rispetto per sé e per gli altri e che indubbiamente passa dall’esperienza del piacere!».

«Siamo orgogliosi di sostenere Orti Slow Food, per promuovere l’educazione alimentare e ambientale nelle scuole, e rafforzare il senso di comunità con la creazione di orti condivisi.

Un’iniziativa resa possibile grazie al Progetto Carta Etica, con cui UniCredit destina il due per mille delle spese effettuate con le carte della propria gamma etica ad un fondo dedicato, a sostegno di progetti solidali che fanno la differenza nella vita di molte persone. Dal 2005, UniCredit ha destinato oltre 45 milioni di euro a più di 1.600 iniziative in tutta Italia. Il progetto degli Orti di Slow Food è un esempio concreto di come, insieme, possiamo coltivare il futuro, partendo dai più giovani e dalle comunità locali» dichiara Annalisa Areni, Head of Client Strategies di UniCredit Italia.

Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia: alcuni degli Orti Slow Food protagonisti della giornata

Anche quest’anno la giornata vede la partecipazione di numerosi orti scolastici e di comunità in tutta Italia, ognuno con caratteristiche e progetti unici. Tra le comunità, in Lombardia aderisce l’Orto solidale Brolo di Sant’Anna a Brescia, un progetto che unisce tradizione, solidarietà e sostenibilità, rivisitando in chiave moderna il brolo contadino, la dispensa annuale dei prodotti ortofrutticoli, e preservando la biodiversità locale, mentre in Emilia-Romagna c’è l’Orto di comunità Prossima fermata di Cadeo, che offre nuove opportunità di crescita e reinserimento a persone fragili attraverso lavoro agricolo e attività sociali.
Nelle Marche, l’Orto di Pace di Corridonia, presso la comunità di San Claudio, promuove l’inclusione di persone con disabilità mentale attraverso la cura della terra e un percorso dedicato ai cinque sensi, tra roseto, erbe officinali e ortofrutta. In Puglia, l’Orto di comunità Staiterraterra di Felline (Le), entrato di recente a far parte delle rete, festeggia organizzando un pranzo in vigna a cura della cuoca Daniela Montinaro della trattoria Le Macarè, accompagnato dai canti e dai tamburi di Mino De Santis.

Partecipa alla festa anche la scuola media Saint Roch di Aosta, che porta avanti da quattro anni un articolato progetto di orto scolastico. L’area, di circa 1.500 metri quadrati, è organizzata come un vero e proprio ecosistema complesso, ispirato al modello della food forest, con una zona di frutteto, piante e alberi azotofissatori Il progetto si avvale della collaborazione con il Centro agricolo regionale e con un vivaio locale, e include l’idea di creare un’area dedicata alle piante selvatiche commestibili. Una parte del terreno è mantenuta a prato stabile, dove è stata realizzata una doppia spirale che consente di camminare tra l’erba alta, trasformando lo spazio in un percorso di osservazione e scoperta. Durante la giornata della festa, ragazze e ragazzi allestiscono banchetti in cui illustrano alle altre classi e alle famiglie le diverse aree dell’orto e le attività svolte, coinvolgendo anche gli alunni della scuola primaria.

Non manca all’appuntamento l’Istituto Comprensivo 3 di Milazzo (Me), che sei anni fa ha svolto un ruolo da apripista per il progetto Orti a scuola in Sicilia, coinvolgendo nel tempo 25 plessi scolastici nell’isola e diventando un modello generativo di buone pratiche. Nel corso di quest’anno scolastico, le scuole siciliane prendono parte anche ad altri due importanti progetti: L’Arca del Gusto va a scuola, che offre l’occasione di approfondire il valore dei semi autoctoni e delle varietà in via di estinzione, promuovendo la conoscenza della biodiversità locale; e la mappatura degli insetti impollinatori negli orti, promossa da ARPA Sicilia, un’attività di scienza partecipata che consente di raccogliere dati utili alla costruzione di una mappa regionale più ampia, parte del programma di ricerca ambientale dell’agenzia.

Tra le ultime scuole ad aderire al progetto spicca anche l’Orto Slow Food dell’Istituto Comprensivo Siano–Bracigliano, in provincia di Salerno, nato grazie al protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso ottobre con il Comune di Bracigliano, la GLM Ristorazione Srl, attuale gestore della mensa per gli alunni delle scuole dell’infanzia e primarie, e l’ATI “Percorsi – Consorzio Servizi Sociali / Cooperativa Sociale La Rete”, impegnata in attività di accoglienza, inclusione e accompagnamento all’autonomia dei minori stranieri non accompagnati. Un bell’esempio di come la collaborazione tra scuola, pubblica amministrazione e imprese locali possa generare reti educative e ambientali di valore.

Il kit del piatto sano: ricette, assaggi e attività per coltivare salute e gusto

In occasione della Festa sono stati consegnati 450 kit, ognuno dei quali destinato a un orto scolastico o di comunità, pensati per accompagnare bambini, insegnanti e famiglie in un percorso di scoperta del piatto sano attraverso esperienze concrete e sensoriali.
Ogni kit contiene diversi materiali e spunti per attività pratiche e creative: gli assaggi di due alimenti simbolo di una dieta equilibrata – i ceci di Coop, rappresentanti delle proteine vegetali, e l’olio extravergine di oliva del Frantoio Cassese, emblema dei grassi buoni – insieme a qualche chilogrammo di semola di grano duro, anch’essa fornita da Coop, per un laboratorio di manipolazione della farina da condividere in classe o in comunità, per preparare insieme la pasta fresca. Non mancano le bustine di semi di bietole e zucche, da seminare al momento opportuno per arricchire l’orto con nuove varietà.
Tra i doni del kit anche un libro, L’orto Slow Food di Slow Food Editore, per approfondire i valori della biodiversità e dell’alimentazione consapevole, e un foglio speciale su cui disegnare la propria ricetta del benessere. Un invito a organizzare una merenda o un momento di condivisione, nella  giornata di martedì 11 novembre, per partecipare al contest Vogliamoci bene, ispirato alla relativa scheda didattica, per raccontare, con fantasia e colore, la propria idea di cibo buono, pulito e giusto. Ad arricchire il kit anche le cartoline dedicate a cinque ricette buone e sane, ognuna delle quali collegata a un video per il progetto Vogliamoci bene!.