Cheese 2025: strada facendo vedrai… che dietro ogni formaggio c’è un mondo intorno!

Cosa succede quando centinaia di casari, pastori e appassionati si incontrano per celebrare il formaggio a latte crudo? La risposta si trova a Cheese 2025, a Bra (Cn) dal 19 al 22 settembre, dove passeggiare vuol dire orientarsi in un percorso ricco di spazi tematici – dalla Casa della Biodiversità all’area C’è un mondo intorno –, esplorare il grande Mercato con oltre 400 espositori da tutta Italia e da 13 Paesi, gustare i piatti dell’Osteria dell’Alleanza, e partecipare a più di 350 eventi che animano la quattro giorni organizzata da Slow Food e dalla Città di Bra. 

Ecco quindi una guida per vivere al meglio questa 15esima edizione, che attraverso il tema C’è un mondo intorno, invita a riflettere sul valore ambientale, sociale, culturale ed economico dietro ogni formaggio a latte crudo.

Non serve sottolinearlo: da sempre, cioè dalla prima edizione svoltasi nel 1997, i protagonisti di Cheese sono i formaggi. Quale modo migliore quindi di conoscerli se non scambiando quattro chiacchiere con chi li ha creati e curati: i pastori, i casari e gli affinatori. Produttori che ogni giorno allevano nel rispetto degli animali e dell’ambiente, conservano tecniche e saperi, ma soprattutto scelgono di difendere il valore unico del formaggio a latte crudo. Che sia stagionato, a pasta molle, a crosta fiorita o prodotto con caglio vegetale, ogni forma è espressione autentica delle razze locali, delle microflore spontanee e del territorio da cui proviene. Non solo, le bancarelle del grande Mercato, dislocate in diversi punti del centro storico di Bra – piazza Carlo Alberto, piazza Spreitenbach e via Audisio –, offrono un’ampia scelta di cereali e farine, ortaggi e conserve vegetali, dolci e prodotti da forno, oli, aceti, sali e spezie. Tra questi ci sono anche gli affinatori e i selezionatori, ovvero gli specialisti della stagionatura, situati in piazza Roma, proprio di fronte all’uscita della stazione ferroviaria.

Il percorso che unisce le due aree espositive di piazza Carlo Alberto e piazza Spreitenbach offre un’altra imperdibile deviazione, quella verso i 90 Presìdi Slow Food, di cui 71 formaggi, comprese alcune novità che debuttano proprio a Cheese, come il lombardo tombea e i caprini dell’Aspromonte per la Calabria: li troviamo, come sempre, tra via Principi di Piemonte, corso Marconi e il cortile delle scuole maschili. In quest’area ci sono anche alcuni espositori speciali: da una parte i 17 produttori del Presidio dei prati stabili e dei pascoli, che quest’anno si arricchisce di nuovi formaggi e si amplia con la categoria dei mieli; dall’altra il Mercato di Distinti Salumi, lo spazio dedicato a 19 norcini italiani, con una selezione di salumi di qualità e Presìdi Slow Food provenienti da diverse regioni italiane. Un assaggio dell’edizione 2026 dell’evento Distinti Salumi, organizzato da Slow Food Italia insieme a Slow Food Marche e alla Regione Marche. Tra le specialità da non perdere: i salumi di Nero Pugliese della tradizione norcina della Valle d’Itria,  la nduja di suino Nero Apulo Calabrese, il celebre violino di capra della Valchiavenna e la bresaola di Grigio Alpina.

Non solo Italia: a Cheese è possibile trovare un’ampia selezione di produzioni internazionali da Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera. Tra questi, spiccano anche alcuni Presìdi Slow Food, come le due novità, i formaggi degli alti Vosgi di razza Vosgienne  (Francia) e il formaggio d’alpeggio della valle del Gail (Austria), ma anche lo sbrinz svizzero, il gouda artigianale stravecchio dei Paesi Bassi, i formaggi a latte crudo irlandesi e il cheddar del Somerset.

Sempre come trait-d’union, all’angolo tra via Cavour e via Principi potete sperimentare la Escape Room Diffusa, il posto in cui – giocando – si riflette su tanti temi importanti che riguardano il mondo del cibo, come l’impatto degli allevamenti intensivi sulle risorse naturali e gli accorgimenti per sprecare meno cibo.

Le conferenze della Casa della Biodiversità 

La passeggiata tra i custodi di razze animali e tecniche casearie conduce alla Casa della Biodiversità, allestita nel cortile delle scuole maschili con il supporto di Reale Mutua. Qui si svolge un ricco programma di conferenze, degustazioni guidate, incontri con esperti e proiezioni, per approfondire i grandi temi del mondo intorno al formaggio a latte crudo.

Si parla delle sfide per il futuro delle Alpi, del valore delle razze autoctone e delle opportunità legate al recupero della lana, con gli Stati Generali della Lana organizzati nell’ambito del progetto MARLAINE. Tra le novità anche la presentazione della prima Scuola di Pastorizia promossa da Slow Food Italia e D.R.E.Am. Italia, nata a Calascio (Aq) per formare i pastori del futuro. La scuola è finanziata con il contributo del progetto pilota di rigenerazione culturale, sociale ed economica “Rocca Calascio – Luce d’Abruzzo” del Comune di Calascio, selezionato dalla Regione Abruzzo nell’ambito delle misure del PNRR.
Si dà spazio anche ai giovani che scelgono di vivere e lavorare in montagna, alla biodiversità dei prati stabili, ai nuovi Presìdi Slow Food e al ruolo sempre più centrale del formaggiaio come ambasciatore della cultura casearia.
Torna anche Cheese on the Screen, con il cortometraggio Mut di Giulio Squillacciotti, vincitore del Premio Slow Food a CinemAmbiente 2025, che racconta la vita in alpeggio di una giovane famiglia sulle montagne bergamasche, e Cru, il documentario dedicato al viaggio intrapreso nel 2019 da un gruppo di attivisti di Slow Food attraverso il territorio francese. Al termine della proiezione, i registi dialogano con il pubblico assaggiando alcuni Presìdi Slow Food dei casari incontrati lungo il percorso.

C’è un mondo intorno, alla scoperta di prati stabili, api, lane, castagneti e mestieri che vogliono bene alla terra

Attigua alla Casa della Biodiversità, in piazzetta Valfrè di Bonzo, C’è un mondo intorno è lo spazio che dà forma al tema di Cheese 2025, un’area didattica dedicata a tutti i visitatori, in particolare a scolaresche, bambini e ragazzi, sostenuta dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Un ricco programma di appuntamenti permette di esplorare un’altra idea di mondo, costruita attorno ai formaggi a latte crudo e ai mestieri che vogliono bene alla terra: pastori, casari, apicoltori, castanicoltori, artigiani della lana, agricoltori, cuochi e boscaioli. Qui si possono anche conoscere da vicino i prati stabili, ecosistemi preziosi che ospitano centinaia di specie vegetali, nutrono animali sani e contribuiscono al sequestro di carbonio. Si scopre il ruolo fondamentale delle api e degli impollinatori e si tocca con mano il valore della pastorizia ovina, non solo per la produzione di formaggi e carni salubri, ma anche per la gestione sostenibile dei pascoli e dei boschi. Si parla anche di lana, in collaborazione con Slow Fiber, e delle sue tante applicazioni, dall’abbigliamento alla bioedilizia, dalla cosmesi ai biomateriali, e si osservano da vicino le foreste per comprenderne il delicato equilibrio che le lega ai pascoli. Infine, si riscopre la bellezza dei castagneti, con la loro capacità di rigenerare le terre alte e produrre un frutto dalle infinite qualità. In questo spazio il racconto si intreccia con l’esperienza: accanto agli incontri con i mestieri, ci sono degustazioni di mieli, formaggi da pascolo e da prato stabile, e tante attività pensate per le scuole in visita e per tutte le bambine e i bambini curiosi di scoprire, giocando, il mondo intorno ai formaggi.

Le attività di educazione: incontri e laboratori sensoriali

Ai bambini più piccoli sono dedicate le attività della Scuola dell’Infanzia Sant’Antonino, dove il 20 e 21 settembre prende vita Cheese Bimbi: un mondo ricco di laboratori sensoriali, giochi in legno e incontri con produttori e animatori. I piccoli esploratori possono conoscere da vicino la lavorazione del formaggio di capra insieme all’esperto casaro e allevatore Renato Maunero dell’azienda agricola L’Cravé, divertirsi con i balocchi in legno del Progetto Materio, guidati dagli animatori di Sinergia Outdoor di Baldissero d’Alba, e lasciarsi affascinare dal meraviglioso mondo delle api e del miele grazie a Samuele De Miglio dell’azienda agricola Miele BarBees. Per rendere la visita a Cheese ancora più accogliente per famiglie con bambini, è attiva un’area servizi presso la scuola, con angolo cambio, spazio protetto per l’allattamento e una zona morbida per il gioco libero dei più piccoli.

L’Osteria dell’Alleanza,  dedicata a soci e socie Slow Food

Per saperne di più sull’associazione della chiocciola si può fare una sosta presso il punto associativo in via della Mendicità Istruita 14, e in una delle grandi novità di questa edizione: l’Osteria dell’Alleanza, realizzata in collaborazione con Electrolux Professional. Proprio qui, sotto le arcate di corso Garibaldi,  tutti i soci e le socie Slow Food – ma anche chi vuole associarsi per la prima volta o rinnovare la propria adesione – hanno la possibilità di gustare gratuitamente le preparazioni ideate dalle cuoche e dai cuochi dell’Alleanza Slow Food provenienti da Abruzzo, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto. Tra le proposte: il macco di pane, il riso della sposa, il flan di zucca mantovana con fonduta di formaggio dei prati stabili del Mincio della Latteria San Pietro, la polenta della Valcasotto con il mais del produttore Loris Caretto, della rete Slow Mays, i cicatielli di grano Marzellina, Presidio Slow Food, al ragù antico con cacioricotta, il risotto con silter d’alpeggio, porcini, foglie di abete e lampone, gnocchetti di farina di castagne conditi con la salsa del pastore e mirtillo nero dell’Abetone, lo shottendunkate, piatto tradizionale di Sappada, che utilizza il saurnschotte, Presidio Slow Food, e molto altro ancora. Le cuoche e i cuochi dell’Alleanza sono affiancati dagli chef Galdino Zara e Aldo Reynaudo, pronti a raccontare, piatto dopo piatto, il valore dei progetti Slow Food. Prezioso il supporto di ragazze e ragazzi dell’Istituto Alberghiero Colombatto di Torino, presenti anche nella Gran Sala Vini, Formaggi e Salumi.

Accanto all’Osteria, uno stand ospita tanti gadget associativi, realizzati in collaborazione con Promozeta: magliette, tra cui l’imperdibile t-shirt simbolo della Resistenza Casearia, spille a tema, tazze, matite e tanto altro, per avere sempre con sé un souvenir della visita a Cheese e di Slow Food.

Cibo, viaggio e territorio: turismo lento, food policy, show cooking e progetti

Sempre in corso Garibaldi si trova lo spazio Cibo, viaggio e territorio, che propone un ricco programma di incontri, alternando conferenze, degustazioni e show cooking. Il focus è sulle progettualità di Slow Food e dei suoi partner, come l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, e sugli itinerari di Slow Food Travel, da quelli storici, come Valli del Natisone e del Torre, a quelli nuovi, che a Cheese fanno il loro debutto: Vulture, Appennino Lucano, Roero.
Lo spazio esplora le prospettive del turismo lento, raccontando territori capaci di trasmettere storie, identità e memorie, e costruendo connessioni tra città e campagne. Qui si discute di politiche locali del cibo, di transizione dei sistemi alimentari urbani e di cibo come leva per uno sviluppo sostenibile, turistico e culturale.
Tra le esperienze proposte, il Comune di Roma organizza degustazioni e show cooking dedicati ai sapori autentici della campagna romana, come una spettacolare cacio e pepe preparata con diverse stagionature di Pecorino romano Dop.
Da non perdere i due incontri dedicati alla Palestina: insieme a VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo si approfondisce il gemellaggio tra il Comune di Bra e Betlemme, con progetti sui vini dei Salesiani di Cremisan e sulla Scuola Juzoor in Cisgiordania; mentre con AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo si presenta il progetto Akli Baladi, che valorizza filiere tradizionali come dattero, miele e olio, promuovendo sviluppo locale e dialogo interculturale.

L’aperitivo targato Slow Food: la Gran Sala Vini, Formaggi e Salumi

 

Sotto le arcate di via Garibaldi non può mancare la Gran Sala Vini, Formaggi e Salumi, realizzata con il supporto di Bormioli Luigi e IP Industrie. Uno spazio unico dove degustare straordinari abbinamenti tra grandi caci a latte crudo, salumi artigianali e oltre 300 etichette selezionate dalla Banca del Vino, con un’attenzione particolare ai vini piemontesi recensiti dalla Guida Slow Wine e prodotti da cantine della Slow Wine Coalition, senza dimenticare due sezioni dedicate ad Alta Langa e Franciacorta. Oltre ai formaggi dei Presìdi Slow Food, italiani e internazionali, non manca un’accurata selezione di salumi, come il capocollo di Martina Franca e la ’nduja di Suino Nero Calabrese, e di sidri, tra cui quelli da mele antiche piemontesi o con cotogna.

Per lasciarsi ispirare dai tanti titoli e dalle nuove uscite della casa editrice della Chiocciola il posto giusto è invece la Libreria del Gusto di Slow Food Editore, in via Audisio. Tra le proposte, l’edizione rinnovata e ampliata de Il gusto del formaggio, La cucina in famiglia di Myriam Sabolla e Sogni di Zenzero di Mareme Cisse, cuoca dell’Alleanza Slow Food.
Il cortile di Slow Food Editore è anche la casa di Radio Bra On The Rocks, che durante i giorni dell’evento, dalle 12 alle 18, racconta Cheese attraverso le voci di ospiti e visitatori.

Lo spuntino dolce o salato: il chiosco della pizza e la gelateria dei Presìdi

E se l’ora dello spuntino si avvicina, quale migliore occasione per fare un salto al chiosco della Pizza presso il cortile delle scuole maschili? Padrone di casa è Fulvio Marino, mugnaio, esperto di impasto e volto televisivo, e il suo staff di pizzaioli di Fuoco Farina di Alba, con le farine di Mulino Marino e le attrezzature di Esmach. Ogni giorno il chiosco presenta diverse proposte di pizze in pala, tra cui la margherita con gli antichi pomodori di Napoli del Presidio Slow Food e una pizza a sorpresa, realizzata con i formaggi del Mercato di Cheese e gli affettati dello spazio Distinti Salumi.

Grande attenzione è riservata anche ai gelati, preparati con latte fresco e panna da allevamenti virtuosi, senza basi pronte né additivi di sintesi: un modo goloso e innovativo di valorizzare le forme del latte. Lo spazio della Gelateria dei Presìdi è a cura di Alberto Marchetti, che – tra i tanti gusti – propone la farina bóna della Valle Onsernone, i ramassin della Valle Bronda, i caffè della Slow Food Coffee Coalition e la robiola di Cocconato. Il gelato è al centro anche di tanti appuntamenti in programma nello stand dell’Università di Scienze Gastronomiche e in Casa B, che presenta gelati d’autore con ingredienti “recuperati”, stagionali, non convenzionali, in collaborazione con l’associazione Tempi di recupero.

Cucine di strada, food truck, birrifici artigianali

Che sia pranzo, cena o uno spuntino, a Cheese non mancano le opportunità per mangiare e bere qualcosa di buono all’aria aperta. Nei cortili, nelle piazze e per le strade di Bra, cucine di strada, food truck e birrifici artigianali animano la festa en plein air: quest’anno li trovate in piazza Carlo Alberto, piazza Spreitenbach e piazza Roma angolo via Audisio.