Taranto: omicidio carabiniere, perquisizioni e sequestri

Taranto – Nell’ambito di un’operazione congiunta rivolta al rintraccio dei presunti responsabili del ferimento mortale del brigadiere Carlo Legrottaglie, i poliziotti della Questura e i militari dell’Arma dei carabinieri del comando provinciale di Taranto hanno arrestato un 57enne, presunto responsabile dei reati di detenzione e ricettazione di armi clandestine e modificate e munizioni per armi comuni da sparo.

Le ricerche, condotte senza sosta nelle province di Taranto e Brindisi, immediatamente dopo il ferimento mortale del brigadiere si sono attivate dopo che i poliziotti del commissariato di Grottaglie avevano ricevuto una segnalazione circa la presenza di due uomini che, a piedi, fuggivano in contrada Monache.
I poliziotti, intuendo che potessero essere i due ricercati, insieme ad una pattuglia dei carabinieri di Manduria, sono arrivati immediatamente sul posto, individuandoli in pochi minuti.
Ne nasceva un conflitto a fuoco, all’esito del quale uno dei due fuggitivi veniva ferito mortalmente a seguito delle lesioni riportate dai colpi d’arma da fuoco esplosi.
Le successive perquisizioni dei Falchi della Squadra mobile con i carabinieri del Nucleo investigativo di Taranto e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Puglia nel domicilio dell’arrestato e in un esercizio commerciale di sua proprietà hanno permesso di trovare numerose armi modificate e clandestine, munizioni di vario calibro, accessori utili al travisamento, telefoni cellulari, targhe di veicoli.

È stata, inoltre, recuperata e sequestrata la pistola impugnata dall’uomo deceduto con matricola abrasa usata presumibilmente anche nella precedente sparatoria avuta con i Carabinieri.