Le misure annunciate oggi dalla Regione Siciliana in materia di caro voli, come l’abbattimento fino al 50% delle tariffe aeree per i residenti per i voli da e per Milano e Roma, per 13 mesi, devono certamente essere valutate positivamente e potranno consentire un abbattimento dei costi. Tuttavia non bastano e non possono bastare perché intervengono su una realtà che resta sempre la stessa: l’esagerato prezzo dei voli messo in atto dalle compagnie aeree, le quali si fanno concorrenza a chi aumenta di più i prezzi di vendita. Inoltre si tratta di misure di cui non potranno beneficiare tutti i siciliani.
Per tali motivi adesso è necessario porre mano ad un intervento giù ampio e strutturale che possa porre fine a questo deplorevole fenomeno. Ed anche le eventuali sanzioni alle compagnie che potranno venire dalle autorità e che ci auguriamo intervengano avranno la stessa problematica: interverranno su un fenomeno, deplorevole in atto. Nel merito è importante che questo intervento sia stato possibile utilizzando le somme previste per la Sicilia perché regione svantaggiata per l’insularità, ma anche da questo punto di vista le risorse per l’insularità devono essere valorizzate per interventi risolutivi.
Senza nessuna polemica ma con spirito di collaborazione nella risoluzione del problema gli interventi oggi annunciati, comunque importanti, sembrano inseguire la logica dei tanti bonus che i vari governi nazionali hanno adottato in altri settori. E l’esperienza ha purtroppo insegnato che tali bonus, pur importanti perché hanno consentito appunto un aiuto ai consumatori, hanno mostrato il limite di provvedimenti a tempo da un lato e dall’altro non risolutivi.
Finiti i bonus le questioni sono riemerse come prima.
È necessario allora superare la logica di interventi tampone e programmare per tempo l’utilizzazione delle risorse per l’insularità ed altre ancora da individuare e reperire per consentire che i siciliani possano finalmente essere liberi di volare. La nostra proposta di risoluzione del problema è sempre stata quella della continuità territoriale, per assicurare i giusti benefici ai residenti nel sistema dei trasporti. Riteniamo tale proposta sempre attuale, anche con eventuali accorgimenti tecnici che possano consentire una attualizzazione dell’intervento. Chiediamo quindi che si imbocchi subito questa strada affinché il salasso sui prezzi non continui a costituire anche una palese violazione di quella libertà di circolazione garantita dall’art. 16 della Costituzione.
«La fine del caro voli è certamente un compito che spetta alle Istituzioni ma, da parte nostra, confermiamo l’impegno affinché ciascuno, con i diversi ruoli, possa contribuire ad una definitiva risoluzione del problema», dichiara l’avvocato Carmelo Calì, vicepresidente di Confconsumatori e rappresentante del Consiglio nazionale consumatori utenti nell’Osservatorio permanente regionale per il trasporto aereo.