L’arte della mail. La notte della lumera del basket siciliano

La “notte delle Lumere” e la traduzione in italiano della più nota ricorrenza di origine celtica HALLOWEEN. Caratteristica della festa è la simbologia legata alla morte e all’occulto, di cui è tipico il simbolo della zucca con intagliata una faccia sorridente  e illuminata da una candela all’interno.

 

Il basket siciliano sta vivendo uno dei momenti più delicati e pericolosi del suo cammino. Non ci sono più punte d’iceberg o mine vaganti. Non ci sono congiure o rappresaglie. C’è ormai soltanto un divenire quotidiano sempre più squallido e sempre meno credibile. In questa corsa affannata al risultato, all’inghippo, al cavillo, alla furberia, il basket inteso come momento di incontro, partecipazione, crescita, spettacolo, sport è completamente sfuggito a se stesso. Sembra ormai un cavallo impazzito che nemmeno i suoi driver più qualificati riescono a tenere in pista.

Avevamo nell’articolo del 22-10-2018 https://www.imgpress.it/sport/larte-della-mail-per-il-malcontento-degli-arbitri-quando-una-menzogna-vale-piu-di-una-verita/ riesumato una vicenda che diversi strascichi a destato nel basket siciliano è ci sembra giusto in questa giornata di festa mondiale che precede la commemorazione dei defunti informavi sui alcuni fatti accaduti quella notte ormai noti e che per noi, abituati a inchieste giornalistiche di ben altro spessore, in moltissimi aspetti, ci lasciano molto dubbiosi.

Da anni la federazione siciliana, guidata prima da Antonio Rescifina, oggi da Riccardo Caruso, non porta una iniziativa sportiva degna di tale nome, non offre un grande spettacolo ai tanti appassionati o una manifestazione che aiuti davvero i giovani, che faccia discutere, da anni manca una vera idea che sappia garantire alla federazione il pretesto per essere elogiata, presa a esempio. E’ tutto fermo in un mondo però in cui tutto si è mosso a velocità vertiginosa.

Il nostro viaggio nella memoria parte dal comunicato stampa del presidente della Federazione italiana pallacanestro siciliana del 10-10-2015?http://www.fip.it/sicilia/DocumentoDett.asp?IDDocumento=81679.

I fatti: Tra le 01.20 e le 01.50  del 8-10-2018  (a 10 ore circa dalla pubblicazione sulla nostra testa dell’articolo dal titolo “ARBITRI RIBELLATEVI”) una o più manine, termine molto in uso in questi giorni nelle vicende politiche del nostro paese, ha o hanno, inviato almeno due mail dal contenuto pressoché identico in cui si pregava i destinatari a leggere il nostro articolo dal titolo “ARBITRI RIBELLATEVI”.

Fin qui direte nulla di strano: trattasi di una  normalissima attività di condivisione di notizie.  Invece no!

Difatti non è cosi la “manina o le manine” ha/hanno inviato dall’indirizzo di posta elettronica cinziasavoca71@gmail.com una mail a tutti i presidenti regionali della Fip  che conteneva l’articolo dal titolo “ARBITRI RIBELLATEVI” e un’altra mail dall’indirizzo di posta elettronica presidente@sicilia.fip.it a un noto giornalista sportivo che tratta di basket nazionale e internazionale nel quale era riportato il saluto del titolare dell’indirizzo mail e l’invito a leggere il link  del nostro articolo dal titolo “ARBITRI RIBELLATEVI.

Bene ha fatto allora Antonio Rescifina a pubblicare il 10-10-2015 il comunicato stampa “Il presente comunicato per segnalare che negli ultimi giorni vengono spedite e-mail classificabili come “spam”, utilizzando in maniera strumentale la casella di posta elettronica del sottoscritto nella qualità di Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Comitato Regione Sicilia, e che tra l’altro invitano a collegarsi a link contenenti articoli o altro. Stessa cosa è avvenuta a danno di altri tesserati che si sono visti coinvolti in email con indirizzi falsi riportanti il proprio nome e utilizzati a fini impropri”per informare di queste stranezze che accadevano e a denunciare all’autorità giudiziarie questo fatti per valutare eventuali reati.

Naturalmente dagli esposti presentati all’autorità giudiziaria dall’istruttrice regionale e dal presidente regionale sono scaturite dei fascicoli che hanno seguito iter e fasi indagini diverse.

Nel caso dell’esposto del presidente regionale Rescifina dopo che la polizia postale ha svolto delle ricerche e assunto delle dichiarazioni, tra le quali anche quelle del denunciate, la Procura di Messina nel mese di Febbraio 2016 ha richiesto al Giudice per l’indagine preliminare l’archiviazione dell’esposto. Archiviazione, alla quale Rescifina non si è opposto, che è stata disposta con sentenza  del  Giudice indagini Preliminari a Giugno 2016.

Mentre l’indagine sull’esposto dell’istruttrice regionale Savoca si è conclusa con la citazione diretta a giudizio da parte della Procura di Catania per l’ex presidente del comitato di Catania, Michelangelo Sangiorgio, in virtù che la polizia postale appurato che l’invio della mail dall’account cinziasavoca71@gmail.com è stato effettuato utilizzando i servizi di connettività della Croce rossa italiana di Catania.

La giustizia farà il suo corso ma da notizie assunte Sangiorgio non ha optato per riti alternativi (quale patteggiamento, o rito abbreviato o commutazione in sanzione amministrativa trattandosi di reati penali minori) ma sta affrontando il procedimento certo della sua estraneità a fatti.

Sarebbe certamente ingiusto giudicare la Fip Sicilia solo da questo tristissimo episodio, ma a noi pare che per essere eletti, per catturare un pubblico sempre più sedotto e frazionato, occorrono delle idee, degli spunti, delle piccole accelerazioni che garantiscano uno stacco.

Possibile che non si riesca a trovare uno spunto diverso per fare notizia, per raccontare diversamente uno sport, farlo davvero capire, sviscerarlo al di là di comunicati stampa da repubblica delle banane?

A IMG Press più di qualche dubbio sorge sia per lo svolgimento delle indagini da parte della Procura sportiva che sul “probansantis” che ha portato la giustizia sportiva a condannare Sangiorgio.

Domande in cerca di risposta:

Se non vi è stato per la Procura di Messina “hackeraggio” della casella presidente@sicilia.fip.it in uso al presidente Rescifina, di cui egli conosce la password di accesso, chi ha utilizzato in maniera strumentale la medesima casella di posta elettronica del Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Comitato Regione Sicilia, invitando a collegarsi a link contenenti articoli o altro?

  1. Perché Antonio Rescifina ha deciso di non opporsi all’archiviazione da parte della Procura di Messina?
  2. Possibile che non si sia potuto risalire, tramite il gestore dei servizi informativi della Fip, all’indirizzo IP dell’utenza telefonica utilizzata per connettersi e inviare la mail dalla casella presidente@sicilia.fip.it in uso al presidente Rescifina?
  3. Perché il presidente Rescifina nel comunicato stampa del 10-10-2018 accumuna i fatti dell’invio della mail a un cartello d’opposizione che creerebbe danno al normale svolgimento dell’attività federale, dichiarando “Mi viene riferito che diversi tesserati sono stati avvicinati da alcuni personaggi che li invitavano a far parte di un “cartello di opposizione” per operazioni tese a creare danno al normale svolgimento dell’attività istituzionale federale”.
  4. Perché il presidente ha comunicato di non ricandidarsi alla carica di presidente regionale soltanto 15 giorni prima delle elezioni?
  5. Quali sono le motivazione che avrebbero spinto Sangiorgio a inviare l’articolo dal titolo “ARBITRI RIBELLATEVI”, ai presidenti regionali della Fip – tra l’altro da noi “postato” nella pagina social di Fb dello stesso -?
  6. Quali sono le motivazione che avrebbero spinto Sangiorgio a utilizzare l’account cinziasavoca71@gmail.com?
  7. Quali sono le motivazione che avrebbero spinto Sangiorgio a utilizzare i servizi di connettività della Croce rossa italiana essendo noto che sarebbe stato facile, come lo è stato, risalire alla sua persona essendo l’unico operatore in servizio nel turno notturno e dopo aver registrato nel social Facebook la sua presenza in quei luoghi?
  8. Quale certezze vi sono sull’esecutore dell’invio della mail essendo i locali della Croce rossa siti al piano terra di un’immobile del Comune di Catania, sede del villaggio del volontariato e prospicienti un ampio parcheggio fruibile a chiunque dal quale e facilmente accessibile ai servizi  di connettività della Croce rossa italiana che sono di tipo wi-fi con accesso mediante password nota a migliaia di persone tra i quali anche altri tesserati Fip che hanno accesso ai locali della Croce rossa.
  9. Perché l’estensore dell’articolo dal titolo “ARBITRI RIBELLATEVI” non è stato ascoltato dalla giustizia sportiva, sia quella inquirente che quella giudicante?

 

Tutti dubbi su una pagina buia della pallacanestro siciliana: ma a noi piace sdrammatizzare e per questo prendiamo spunto da una recente dichiarazione di Antonella Clerici che ha già condotto la prima puntata di  sabato 27 del suo  ”Portobello” con la quale manifestava il Suo sentimento nei confronti dell’ex conduttore dello storico  programma  “Dovrò rendere onore a un mito della tv, Enzo Tortora, e a un programma storico”.  Anche se noi di IMG Press amiamo sempre mettere il morso alla lingua ma non alle tastiera per informarvi.

I mali della “pallacanestro siciliana” sono cominciati molto tempo prima della sua tremenda esibizione nel giudicare il bizzarro “hackeraggio” della casella di posta di Cinzia Savoca e Antonio Rescifina. E sono mali di fantasia, di sufficienza, di vecchiaia, di incapacità o pigrizia nella volontà di rinnovarsi che rischiano di rendere il movimento sportivo della pallacanestro siciliana soltanto una clamorosa occasione sprecata.

 

Ciuff…e…Tino