L’arte della mail per il malcontento degli arbitri. Quando una menzogna vale più di una verità

Arbitri siciliani del Cia, peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli a una menzogna avrebbe detto Robert Brault.

Il basket a modo mio

ARBITRI RIBELLATEVI con questo titolo il 07-10-2015 questa testata pubblicava un articolo a firma di Ro.Gu. nel quale si mettevano “a nudo gli errori del SISTEMA RESCIFINA” nel settore arbitrale siciliano. Lo spunto per tale riflessione scaturiva da una lettera, pevenuta in redazione, che gli istruttori regionali Savoca e Tarascio sentito il parere del presidente Cia Sicilia, Beneduce, avevano inviato agli arbitri di Serie Csilver esortandoli a collaborare con i vostri Istruttori Provinciali e a essere vicini agli arbitri di Serie D in quanto era tanto lo sgomento avuto qualche giorno prima durante il raduno precampionato nel quale avevano potuto constatare “la disconoscenza dei regolamenti, regolamento tecnico, esecutivo, DOA, di cui alcuni, tanti, troppi, che non ne sapevano neppure l’esistenza.

In sede di riunione abbiamo fatto domande sugli 8”, 5”, controllo della palla, sostituzioni, cioè l’abc dell’arbitraggio”. Questa nostra riflessione a 12 mesi dalla scadenza del secondo mandato del presidente Rescifina ha destato, sia nei vertici tecnici che politici del Cia Regionale moltissimo imbarazzo e messo a nudo le carenze politico-gestionali del presidente regionale Rescifina.

Ovviamente in una “casta” che si rispetta la parola d’ordine è “autoproteggersi” difatti in quelle ore il gruppo WhatsApp della Serie C Silver ribolliva di solidarietà e di minacce: “ma chi è che a dato l’assist a questo CRETINO” oppure “questo è il vice di Patti … quindi immagino ogni volta che lo arbitreremo!! io lo vedo a …..giorni” oppure “sono decisamente incazzata”; oppure “la mail è stata strumentalizzata per andare contro il presidente Rescifina, a chi non sta bene l’ambiente in cui sta è pregato di farsi da parte e dare le dimissioni, nessuno lo costringe e noi ce ne faremo una ragione!! “ oppure “Ah dimenticavo qualcuno può riferire a quelli che sono contro Rescifina che non continuano a chiamarmi, tanto non gli rispondo!! “.

Attenzione: non colpevolizzate più di tanto questi passionali fischietti fedelissimi al Capo: i danni prodotti da questi modesti arbitri sono limitati alla gara, al fischio, semmai spetta al Capo insegnare loro qualcosa sul piano del comportamento: l’arbitro è colui che dirige le competizioni sportive garantendo il rispetto dei regolamenti e convalidando il risultato finale.

Più crudele, da qualunque parte la si osservi, è il compiacimento del vertice siciliano ai danni (in tutti i sensi) di Pippo Sidoti e Roberto Gugliotta. Non ricordo che uno dei tanti passionali fischietti che annunciavano con tanto di sms propositi di vendetta (etica?, sportività?, imparzialità?, obbligatorietà dell’azione della giustizia federale?) contro i due e ovviamente a cascata contro la società dello Sport è Cultura Patti, sia stato richiamato o punito per aver mancato al dovere di etica e di imparzialità che il ruolo avrebbe imposto.

E’ una questione di immagine, più che di risultato. Coinvolge una federazione (Fip), un comitato Regionale (Sicilia), che all’immagine tiene molto.

Scrivo queste cose sapendo benissimo che nello sport si può sostenere tutto e il contrario di tutto. Aspetto che qualcuno dia dell’imbecille a Sidoti e Gugliotta ed esalti, in un paese innamorato del cinismo, la freddezza di Rescifina e Beneduce nel proteggere dai rigori della Procura federale la categoria degli arbitri: scelta strategica ma ingiusta poiché va a vantaggio di una sola categoria di tesserati, senza tener conto delle esigenze complessive di tutti gli altri.

Al contrario, invece, mi sarei aspettato da un presidente sopra le parti e che si professa credente e amante del Vangelo, che prendesse come esempio le parole di Matteo, 5:29:  Se l’occhio tuo destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te.

Ai consigli cristiani di Matteo, Rescifina preferisce la vendetta: come dimenticare ciò che qualche giorno scrisse con tanto di comunicazione ufficiale inviata alla stampa amica e pubblicata sul sito istituzionale della Fip Sicilia dal tenore “Il presente comunicato per segnalare che negli ultimi giorni vengono spedite e-mail classificabili come “spam”, utilizzando in maniera strumentale la casella di posta elettronica del sottoscritto nella qualità di Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Comitato Regione Sicilia, e che tra l’altro invitano a collegarsi a link contenenti articoli o altro. Stessa cosa è avvenuta a danno di altri tesserati che si sono visti coinvolti in email con indirizzi falsi riportanti il proprio nome e utilizzati a fini impropri. Mi viene riferito che diversi tesserati sono stati avvicinati da alcuni personaggi che li invitavano a far parte di un “cartello di opposizione” per operazioni tese a creare danno al normale svolgimento dell’attività istituzionale federale. Il sottoscritto, assolutamente estraneo a quanto accade, comunica che inoltrerà apposita denuncia/querela presso la Polizia Postale e presso la Procura della Repubblica competente.” http://www.fip.it/sicilia/DocumentoDett.asp?IDDocumento=81679

In tutto questo ribollire di ire e preoccupazioni – a uso e consumo del presidente regionale del tempo – nessuno però che si attivasse per risolvere il problema, alla base della lettera, dai contenuti ricordiamolo mai smentiti, di Savoca e Tarascio sulle lacune dei giovani arbitri di Serie D; arbitri colpevolmente lasciati alla mercé di chiunque, in quanto, ormai era stato certificato dal Cia Sicilia che ignoravano le regole dell’arbitraggio.

Nel immaginario mondo magico di Harry Potter che convive da sempre con quello delle persone comuni, non magiche chiamate babbani la commissione fatata dei fischietti Harrypottiani avrebbe rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili immediatamente seguite da quelle del Preside Albus Silente (maximo leader) mentre la studentessa di Hogwarts, migliore amica di Harry, estremamente intelligente e molto diligente, anche se a volte dal carattere saccente, sarebbe stata proposta per una promozione sul campo per il coraggio avuto nel mettere nero su bianco le poco conoscenze dell’alfabeto dei frequentatori la scuola di magia e di stregoneria Hogwart Sicilia dei fischietti Harrypottiani.

Probabilmente questo novello scrittore siciliano avrà letto gli otto romanzi della serie di Harry Potter perché una delle principali caratteristiche della serie è proprio quella dell’imprevedibilità dei forti colpi di scena, con cui tutte le regole vengono aggirate e magari avrà cercato fortuna ambientando il suo romanzo al basket siciliano che avrebbe bisogno di ben altri maghi.

Noi di IMG Press ripercorreremo le vicende dal 2015 a oggi e data l’avvincente e complessa moltitudine di eventi che caratterizzano il mondo della pallacanestro siciliana, anche noi riteniamo di proporvi un saga in diversi romanzi di cui questo è la prefazione.

La giustizia senza forza è impotente; la forza senza giustizia è tirannica avrebbe detto Blaise Pascal.

Ciuff…e…Tino