La Roma cala il poker in Europa

La Roma cala il poker in Europa. Ma soprattutto è una vittoria che conferma i progressi già visti con il Sassuolo: per risultato, rotondo, per i punti, tre e  fondamentali, per la sicurezza che pian piano la squadra di Fonseca sta acquisendo…

 

All’apparenza un match facile, dall’esito scontato, quello contro i turchi dell’Istanbul Başakşehir. L’esordio in Europa League, in realtà, nascondeva diverse insidie che i giallorossi sono stati bravi a saper disinnescare.

Le tre gare in 7 giorni obbligano Fonseca ad una necessaria rotazione di uomini. Il portoghese concede un turno di riposo a Mancini, sostituendolo con Juan Jesus, e regala l’esordio dal primo minuto ai nuovi acquisti Diawara e Spinazzola. Turno di riposo anche per Pellegrini, affidando la trequarti ad un Pastore a caccia di riscatto.

I giallorossi pronti via danno l’impressione di voler subito archiviare la partita, per potersi concentrare alla gara di domenica a Bologna.

Le lancette non hanno ancora compiuto un intero giro che Zaniolo in progressione parte dalla difesa e arrivando sulla trequarti conclude con una potente rasoiata, Gunok risponde presente con una respinta  da futsal.

Sembra il preludio di un assedio che porterà ad una goleada giallorossa, invece per quaranta minuti non succede più nulla.

L’assenza di Veretout porta ad una scarsa fluidità di manovra. La coppia Cristante-Diawara si dimostra poco compatibile, manifestandosi come una mediana troppo di quantità, palesando così carenze di qualità.

Il Başakşehir invece, si dimostra una squadra molto compatta, ed a dispetto del basso rango europeo, compensa un gioco e una qualità non eccelsi, con la corsa.

Infatti i turchi arrivano primi su tutte le seconde palle, e solo la scarsa verve dei tre davanti, che hanno in Turan la punta di diamante, non permette alla squadra di Buruk di creare qualcosa di realmente pericoloso.

Un colpo di testa di Dzeko, altissimo sopra la traversa ed una spizzata di testa di Kluivert, facilmente bloccata dal 34 turco, sono le uniche occasioni per i giallorossi nei primi 40′.

Sembra una prima frazione di gioco destinata a finire a reti inviolate, invece al 41’ un cross in mezzo di Spinazzola trova lo sfortunato tocco di Junior Caicara, uno dei migliori fino a quel momento, che spedisce alle spalle di Günok.

La seconda frazione di gioco, per forza di cose, è un’altra storia: i turchi devono sbilanciarsi per cercare il pareggio e negli spazi , con Kluivert e Zaniolo, il gioco giallorosso si può sprigionare.

Inizia un duello personale tra Dzeko e Günok: al 49′ un passaggio millimetrico di Pastore libera il bosniaco che incontra l’opposizione dell’estremo difensore, al 55′ è più il 9 giallorosso a calciargli addosso, che vero merito di Günok, tre minuti dopo Zaniolo, con una serpentina da gran giocatore, mette nelle condizioni Dzeko di fare il più facile dei gol.

Pastore, in ombra per tutta la prima metà di gara, dopo aver fornito un bell’assist a Dzeko, ed aver mostrato altri sprazzi della classe che lo ha contraddistinto per tutta la carriera, esce tra gli applausi dell’Olimpico: bel segnale per l’argentino, che riceveva fischi dal precampionato.

Dopo il doppio vantaggio, la Roma ha vita facile e dilaga: al 70’ palla in mezzo, con  Dzeko che gira sulla destra, puntuale arriva Zaniolo che con un tiro a giro bacia il palo e supera Günok.

Negli ultimi minuti, altro esordio in casa giallorossa, con Fonseca che lancia in campo Kalinic.

Il croato avrebbe anche l’occasione per lasciare il segno, ben lanciato da Pellegrini, ma pper due volte spara addosso al portiere turco.

All’ultimo minuto aggiunge il suo sigillo Kluivert, con un preciso tiro rasoterra che termina all’angolino basso.

Risultato netto, rotondo, rassicurante, per una Roma che non subisce gol, prima volta in stagione e conferma la portentosa macchina offensiva. Buone risposte in attesa di un test più probante come quello di Bologna.

Claudio Andò