SALUTE. CAMPAGNA SU IPOGLICEMIA PER INFORMARE PAZIENTI, FAMIGLIE E CAREGIVER

SALUTE. CAMPAGNA SU IPOGLICEMIA PER INFORMARE PAZIENTI, FAMIGLIE E CAREGIVER
ECCO COSA FARE PER NON FARSI SORPRENDERE…

Un’improvvisa perdita di controllo fisico e mentale. Una condizione destabilizzante che disorienta, confonde, induce uno stato di panico. Una minaccia costante che accompagna la vita quotidiana e la condiziona. Così i pazienti descrivono l’esperienza dell’ipoglicemia, un rapido abbassamento dei livelli di zucchero nel sangue, la più importante complicanza acuta del diabete di tipo 1 e 2. Se non gestita con rapidità ed efficacia l’ipoglicemia può portare alla perdita di coscienza e al coma. Molto dipende dall’informazione e dalla prontezza del paziente e di chi gli è vicino. Aiutare pazienti e care giver a non “farsi sorprendere” dall’ipoglicemia, invitare famigliari e care giver a informarsi su come agire quando si presenta, sono gli obiettivi di ‘Ipoglicemia-Non farti sorprendere’, campagna d’informazione e sensibilizzazione promossa da Diabete Italia Onlus e Portale Diabete con il patrocinio di AMD, Associazione Medici Diabetologi; SID, Società Italiana di Diabetologia e SIEDP, Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica e con il supporto di Lilly.
Sono tre le azioni che la campagna intende promuovere: riconoscere per tempo i segnali dell’ipoglicemia, intervenire con la somministrazione di zucchero – anche sotto forma zollette, miele o succo di frutta – nelle forme lievi, mentre per le forme severe deve essere disponibile il glucagone, un ormone che è in grado far risalire la glicemia e che può essere somministrato per via sottocutanea o intramuscolare e adesso, nella nuova formulazione spray, anche per via inalatoria. La campagna invita tutti i cittadini a rispondere a una challenge virale diffusa attraverso i profili Facebook e Instagram: la ‘Light Down Challenge’ una sfida basata sull’idea di ‘spegnere qualcosa’, in modo inaspettato, per riprodurre l’esperienza dell’ipoglicemia, simile a un’improvvisa interruzione dei collegamenti.
‘Il diabete è una malattia che non permette cali di attenzione e se ti distrai puoi aprire la strada a complicanze come le crisi ipoglicemiche – afferma Stefano Nervo Presidente Diabete Italia onlus. Se non si prendono contromisure contro l’ipoglicemia, nel breve-lungo periodo si possono manifestare delle complicanze cliniche che vanno a peggiorare lo stato di salute e a la qualità di vita. Oggi però ci sono risorse che permettono di affrontarla al meglio e allentare questo senso di continua vigilanza: grazie a cure adeguate, sistemi di infusione, sensori allarmati si possono gestire bene la malattia e le ipoglicemie, con una vita simile a quella delle persone non diabetiche’.

Uno degli ostacoli maggiori nella gestione della glicemia è la reticenza a parlarne che coinvolge sia il paziente che i famigliari. incoraggiare i pazienti a parlarne, far sapere a tutti cosa fare in caso in caso di ipoglicemia potrà contribuire la #LightDownChallenge, la challenge virale promossa nell’ambito della campagna per sensibilizzare famigliari e amici sull’ipoglicemia e rendere tutti consapevoli della sua caratteristica principale, ovvero il fatto di arrivare all’improvviso. Tutti gli utenti del web sono invitati a realizzare una breve story o video con l’hashtag #LightDownChallenge, nel quale potranno mostrare cosa succede quando spengono la luce o il computer di amici e famigliari, in modo da interrompere improvvisamente le loro attività. I video potranno essere condivisi con gli amici per propagare l’eco della campagna e saranno rilanciati attraverso i canali social degli influencer della campagna. Nell’ambito della campagna sono stati infatti arruolati sei social-ambassador, influencer che attraverso i loro profili social faranno arrivare i messaggi a tutta la community delle persone con diabete ma anche ad amici, colleghi, conoscenti. Oltre alle attività social, la campagna prevede attività informative che faranno leva sulla landing page www.ipoglicemianonfartisoprendere.it con informazioni e regole di pronto intervento per gli episodi di ipoglicemia, cose da fare e da non fare, come regolarsi nelle diverse situazioni.

 

SALUTE. NERVO: NUOVI STRUMENTI PER FAR FRONTE ALL’IPOGLICEMIA

Al via oggi #Light Down Challenge, la campagna informativa e social sull’ipoglicemia presentata nel corso del web talk ‘Ipoglicemia, non farti sorprendere’, promossa da Diabete Italia Onlus e Portale Diabete, con il patrocinio di AMD, Associazione Medici Diabetologi, SID, Società Italiana di Diabetologia e SIEDP, Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica. A spiegare all’agenzia Dire il ruolo dei dispositivi tecnologici come strumento di monitoraggio e controllo per evitare le crisi ipoglicemiche, ovvero il calo degli zuccheri nel sangue a causa del quale un paziente diabetico rischia la perdita di conoscenza e persino il coma, è Stefano Nervo, presidente di Diabete Italia onlus. “La tecnologia è universalmente riconosciuta come fondamentale – dice – con i sensori si hanno delle informazioni che con i vecchi reflettometri, che misurano la glicemia, non è possibile avere. Un esempio: una persona che fa l’insulina, per il diabete di tipo 1, quando mangia deve misurare la glicemia prima, per fare una valutazione su ciò che mangerà e quanti zuccheri ingerirà con il pasto, e su questa base decidere quanta insulina iniettare e visualizzare la glicemia puntuale per fare eventuale correzioni. Il sensore ci dà una informazione fondamentale: ci dice se l’insulina è stabile, scende o si sta alzando. Con queste informazioni si possono prendere decisioni più oculate, prevenire meglio, sia per evitare gli episodi di ipoglicemia che per le iperglicemie. Inoltre, per quanto riguarda i caregiver, se mi metto nei panni di un genitore di un bimbo diabetico, il quale non è in grado di riconoscere una crisi ipoglicemica e dare un campanello d’allarme. Il sensore, invece, dona un minimo di serenità nella gestione della malattia”. Di quale tipo di strumento parliamo?

“Ce ne sono di tipo diverso- spiega Nervo- Il tipo ‘flash’, che richiede l’intervento diretto della persona per poter visualizzare l’andamento della propria glicemia nell’ultimo periodo, dall’ultima misurazione. E ce ne sono anche di più attivi, collegati ai micro-infusori, che permettono sia di sospendere l’infusione di insulina per i cali, sia invece di iniettarne”.