AEREI: CODACONS DENUNCIA A ENAC E ANTITRUST EXTRA-COSTI SU SCELTA POSTO A SEDERE

Medical mask and travel suitcase. Travel ban during the coronavirus epidemic.

BALZELLO ARRIVA A SUPERARE COSTO DEL BIGLIETTO. APRIRE ISTRUTTORIA PER PRATICA COMMERCIALE SCORRETTA…

Il Codacons ha presentato un esposto a Enac e Antitrust contro l’extra-costo chiesto dalle compagnie aeree ai passeggeri che vogliono scegliere il posto a sedere sui voli.
“La volontà delle compagnie aeree di garantirsi a ogni costo nuovi introiti sembrerebbe aver condotto gli operatori del settore a porre in essere pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori al fine di “imporre”, nella sostanza, il pagamento di costi aggiuntivi rispetto a quelli pubblicizzati per le varie tratte – spiega il Codacons nell’esposto – In proposito si rileva che seppure è vero che non sussiste alcun obbligo per l’utente di pagare un costo extra per il sedile, in quanto, in difetto dell’acquisto, le compagnie assegnano comunque automaticamente il posto al momento del check-in, è altrettanto vero che nella maggioranza, se non nella totalità dei casi, i posti assegnati risultano essere i più stretti, scomodi e/o mal posizionati, come la poltrona nella fila centrale o in fondo al velivolo, essendo, evidentemente, i migliori riservati a chi intende versare somme aggiuntive”.
“E così la quasi totalità dei passeggeri che, a esempio, viaggia con figli minori, ovvero non vuole volare in fondo al velivolo in posti stretti e scomodi, o ancora ha specifiche esigenze che non gli consentono di viaggiare nei posti automaticamente assegnati, nonché quei passeggeri che, in ragione del delicato periodo storico correlato alla emergenza epidemiologica e della necessità di rispettare le misure di contenimento, vogliono assicurarsi di essere seduti vicini ai propri conviventi piuttosto che a estranei, sono di fatto costretti a corrispondere le somme aggiuntive per la scelta del posto a sedere – prosegue l’esposto – Somme che peraltro, in taluni casi, finiscono per avere un costo pari o finanche superiore al biglietto aereo.
Il comportamento posto in essere dai vettori, per quanto detto, sembrerebbe integrare una pratica commerciale scorretta idonea a falsare in maniera apprezzabile il comportamento economico del consumatore”.
Per tale motivo il Codacons ha chiesto a Enac e Antitrust di aprire una apposita istruttoria per la possibile fattispecie di pratica commerciale scorretta, e di compiere tutti i controlli necessari a verificare la correttezza dell’operato delle compagnie aeree.