La FIGC aderisce alla campagna UEFA Cleaner Air, Better Game contro l’inquinamento

In occasione della fase finale del Campionato Europeo Under 21, in programma dal 21 giugno all’8 luglio in Georgia e Romania, la FIGC aderirà alla campagna UEFA ‘Cleaner Air, Better Game’. L’iniziativa, che ha debuttato in occasione dell’ultima edizione dell’Europeo Under 21, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti dannosi dell’inquinamento atmosferico sulla salute pubblica, che secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità provoca oltre sette milioni di vittime all’anno.

La scarsa qualità dell’aria ha anche un impatto negativo sulla salute dei calciatori, con studi che dimostrano che livelli più elevati di inquinamento atmosferico possono ridurre il ritmo delle partite fino al 15%.

La campagna ‘Cleaner Air, Better Game’ (aria più pulita, gioco più bello), che ha ricevuto anche il sostegno della Commissione Europea, svolge un ruolo fondamentale nel promuovere un’azione collettiva per monitorare e ridurre le emissioni di anidride carbonica durante il Campionato Europeo Under 21. Dalle federazioni nazionali ai giocatori, ai tifosi, ai volontari e al personale, tutte le parti interessate sono incoraggiate ad adottare pratiche consapevoli dal punto di vista ambientale attraverso una serie di iniziative che saranno organizzate nelle città ospitanti. Queste iniziative si concentreranno sulla gestione dei rifiuti, sulle misure adottate dalla comunità per la pulizia e sui programmi di promozione degli spostamenti sostenibili verso gli stadi. Attraverso la campagna, la UEFA invia un messaggio forte alla comunità calcistica e non solo, cioè che un futuro più pulito non solo è auspicabile, ma anche realizzabile con l’azione e l’impegno collettivo.

Per tutta la durata del torneo, la UEFA, insieme alle federazioni georgiana e rumena, darà priorità ai principi ambientali, sociali e di governance nelle operazioni dell’evento, in linea con l’approccio strategico delineato per il torneo. Sul fronte ambientale, gli organizzatori condurranno un’analisi sulla mobilità degli spettatori, monitoreranno attentamente le emissioni di carbonio dell’evento, ridurranno al minimo l’uso di generatori per le trasmissioni televisive e introdurranno contenitori per il riciclaggio e per sensibilizzare alla raccolta differenziata. La UEFA e le federazioni calcistiche locali organizzeranno anche un workshop sul clima durante la competizione per condividere le migliori pratiche e sviluppare soluzioni innovative per ridurre le emissioni di carbonio. Il workshop farà da piattaforma per il dialogo e la collaborazione sulle questioni ambientali nel calcio.

Infine, le nazioni ospitanti daranno priorità alla governance pubblicando la strategia di sostenibilità dell’evento UEFA nelle lingue locali, conducendo consultazioni con gli stakeholder, fornendo formazione al personale e ai volontari sui temi ESG (ambientali, sociali e di governance), lanciando una campagna di comunicazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento atmosferico e divulgando le proprie performance sui parametri ESG.