Monti e Rajoy a Kiev per finale, niente boicottaggio

Il presidente del Consiglio Mario Monti ha sciolto oggi un dubbio che è stato per settimane argomento di polemica, inviti e mezze smentite nelle diversi capitali europee: andare in Ucraina in occasione degli Europei di calcio che quel paese sta ospitando in condominio con la Polonia o evitare la presenza come forma di protesta per la detenzione dell’ex primo ministro Yulia Tymoshenko? Di fronte al successo degli Azzurri nella semifinale con la Germania di ieri, Monti oggi a Bruxelles ha annunciato che lui a Kiev ci andrà eccome.

"Sono felice e orgoglioso per il successo della nazionale", ha detto il capo del governo. "Domenica – ha aggiunto – andrò a Kiev per la tappa finale". Un annuncio che stride, tra l’altro, con la freddezza nei confronti del calcio di oggi che il premier aveva esplicitato in altre, recenti esternazioni. Il 29 maggio, in una conferenza stampa congiunta col primo ministro polacco Donald Tusk, il premier aveva confessato: "Anche io sono stato un grande appassionato di questo sport, quando il calcio era il calcio".

D’altronde anche l’avversario dell’Italia nella finale, la Spagna, sarà ben rappresentata in tribuna d’onore. Secondo quanto ha scritto ieri l’agenzia di stampa Efe, a Kiev si recheranno sia il primo ministro Mariano Rajoy sia l’erede al trono, il principe delle Asturie Felipe.