Dare voce allo sport di base: 4000 società sportive hanno già aderito all’appello

Cresce l’adesione al documento “Dare voce allo sport di base” lanciato un mese e mezzo fa da trenta società sportive del territorio: sono diventate circa 4.000 le sottoscrizioni delle associazioni di tutta Italia. E cresce l’attesa per l’Incontro nazionale delle società sportive che porteranno nella capitale le loro preoccupazioni e le loro proposte per rilanciare lo sport territoriale e di base. Appuntamento a Roma, sabato prossimo 3 marzo dalle ore 10 alle 13 nella Sala dell’Acquario Romano, in piazza Manfredo Fanti 47, a due passi dalla stazione Termini. Si alterneranno al microfono dirigenti e volontari del mondo sportivo di base, di quelle società che rappresentano l’ossatura dell’associazionismo sportivo italiano. I protagonisti saranno loro e l’appello che hanno promosso chiede attenzione ai rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali. E chiede impegni per superare il difficile momento e sviluppare la pratica motoria e sportiva per tutti come un bene di interesse collettivo e un valore sociale, così come indicato dal Libro Bianco sullo sport promulgato dall’Unione Europea nel 2007.

“La crisi finanziaria colpisce il movimento sportivo di base”: l’appello che sta riscuotendo tanto successo parte proprio così. E prosegue: “Le società sportive non possono più contare sul sostegno delle sponsorizzazioni delle piccole imprese, sui finanziamenti o sulle agevolazioni degli Enti Locali. I costi delle attività sono tutti sulle spalle dei praticanti e delle famiglie, che spesso non sono più in grado di sopportarli”. Cresce il sostegno del mondo sportivo, con l’adesione della promozione sportiva da parte di Csi, Uisp, Aics, Us Acli, Acsi e l’appoggio del Coni. Tutti chiedono un confronto con le istituzioni e auspicano che l’adesione si estenda all’insieme degli Enti di promozione sportiva e delle Federazioni.

Prosegue il documento “Dare voce allo sport di base”: “L’attività di promozione sportiva che noi realizziamo, ogni giorno, nel nostro territorio è fondamentale e insostituibile per vari motivi: contribuisce alla salute delle persone e a diffondere stili di vita sani; serve a prevenire diverse patologie e migliora le condizioni sociali del territorio. Svolgiamo una importante funzione sociale ed educativa senza nulla ricevere in cambio dalle istituzioni: insieme a noi crescono i ragazzi e gli adolescenti, da noi giocano insieme persone di lingua e cultura diversa, con noi gli anziani ritrovano energia e voglia di vivere. Le nostre attività migliorano l’aspetto delle nostre città. Nelle nostre sedi si discute e si decide democraticamente. Le società sportive non sono solo pratica sportiva, sono anche una scuola di cittadinanza e di partecipazione”.