MEC: L’INTERVENTO DEL GOVERNO SICILIANO PRECONIZZA SPRECHI, MALAFFARE, INCAPACITÀ

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A seguito della pubblicazione dell’intervento della Regione Siciliana sul trasporto aereo, Il Mec e i Comitati Vussia si dicono sconcertati.

“A parte un governo sovietico, nessuno avrebbe potuto immaginare un simile drammatico errore.” A dichiararlo è Claudio Melchiorre, presidente del Movimento Elettori e Consumatori e dei Comitati Vussia che rappresenta gli utenti del trasporto aereo.

“Secondo lo schema presentato dal governo regionale sarà offerto un contributo che si incrementa man mano che i prezzi dei biglietti aerei crescono. La traduzione di questa misura è che si premiano gli operatori che costano di più. In sostanza, è una misura inflattiva dei prezzi aerei.”

Mec e Vussia chiedono l’intervento del governo nazionale. “L’impostazione del governo regionale è chiaramente uno spreco. Anche il governo nazionale si è reso conto che il contributo per sterilizzare l’Iva dei pannolini ha prodotto l’incorporazione del provvedimento governativo nel prezzo di vendita dei prodotti. Il governo regionale siciliano non impara dall’esperienza e, dopo aver fallito la strategia di calmieramento dei prezzi, dopo avere beatificato senza motivo nuove compagnie aeree straniere e italiane, ora pianifica lo spreco di soldi pubblici per ottenere nuovi contributi agli operatori aerei. Il dramma è che i siciliani pagheranno ancora di più il trasporto aereo, prima con i biglietti, poi con il contributo regionale, vale a dire con nuovo debito e tasse. Paghiamo come sempre due o tre volte lo stesso servizio.”

Il Mec e i comitati Vussia fanno notare che trentacinque milioni di euro sono comunque una posta di bilancio francamente insufficiente per ‘gestire’ i prezzi dei biglietti aerei. “Il livello dei prezzi è deciso da fattori generali, che possiamo definire mondiali, e da eventuali strozzature locali. Pensare di risolvere con trentacinque milioni l’equilibrio dei prezzi mondiale -conclude Melchiorre- e le inefficienze strutturali siciliane, in riferimento ai prezzi dei biglietti aerei, è scientificamente assurdo, politicamente non credibile, amministrativamente uno spreco, penalmente una potenziale fonte di malaffare per dare soldi agli operatori aerei, in cambio di niente”.