L’UNIVERSITÀ DI MESSINA SIA PROMOTRICE DI PACE E NON COMPLICE DI ISTITUZIONI CHE ALIMENTANO LA GUERRA

Il Partito della Rifondazione Comunista denuncia con forza e chiede all’Università di Messina di intervenire immediatamente contro l’accordo che è stato sottoscritto il 3 maggio 2021 dall’allora Rettore, il prof. Salvatore Cuzzocrea, con il rettore della Hebrew University of Jerusalem.

Si tratta di un accordo quadro di cooperazione internazionale, come denunciato in uno degli ultimi interventi del giornalista ricercatore Antonio Mazzeo, che ha lo scopo di “promuovere attività didattiche, di ricerca e culturali congiunte cos’ come scambi scientifici nelle aree di mutuo interesse”. In questo accordo sarebbero previste delle attività ben specifiche come scambi e mobilità di docenti, ricercatori, dottorandi, personale tecnico- amministrativo e studenti”.

L’accordo, inoltre, rinvia ogni specifica attività di cooperazione a specifici protocolli annessi, impegnando le due università coinvolte a trovare mezzi finanziari per implementare ogni specifica attività per cinque anni rinnovabili per altri cinque.

Il fatto è gravissimo perché l’Università di Messina ha da tempo tenuto rapporti con la Hebrew University of Jerusalem, che notoriamente è coinvolta nei programmi dell’apparato militare e finanziario dello Stato di Israele, la cui sede sorge sul Monte Scopus, area occupata illegalmente da Israele nel 1948 e che segna un continuum di quello che Israele dal 1948 compie contro il popolo palestinese. In particolare, segnaliamo, come emerge dall’articolo di Mazzeo, che tutti i maggiori college e centri di istruzione militari sono sotto la responsabilità educativa della Hebrew University, compreso uno dei principali istituti di formazione degli ufficiali dell’esercito israeliano.

Richiamiamo l’Università di Messina ai propri reali compiti e ruoli che ha nel centro del Mediterraneo per la ricerca e la cooperazione tra i popoli contro ogni forma di guerra e violenza.

Chiediamo all’Università di Messina di interrompere immediatamente ogni rapporto e accordo con la Hebrew University of Jerusalem e non ci basta che la rettrice dell’Università degli studi di Messina, professoressa Giovanna Spatari, comunichi che allo stato attuale non sono in essere attività di collaborazione esecutive.

Il segnale in una fase in cui la guerra nella striscia di Gaza è sempre più accesa può essere solo quello di mettere fine a quell’accordo perché come riporta il giornalista Antonio Mazzeo, ”la vocazione interventista- bellicista della Hebrew University of Jerusalem nella campagna genocida contro la Striscia di Gaza è stata enfatizzata da un lungo documento pubblicato il 7 novembre 2023 dalla associazioni internazionali amiche dell’istituzione impegnate in particolare nella raccolta di fondi per le sue attività umanitarie e pro- forze armate”. Nessuna università italiana deve diventare un “braccio culturale” con una istituzione come la Hebrew University che ha il volto bellico- sionista israeliano.

Il PRC Sicilia crede che da territori come i nostri debba alzarsi la voce e l’azione contro il genocidio in corso nella Striscia di Gaza e per rispetto verso le oltre trentamila vittime chi si occupa di istruzione, ricerca e formazione debba tenere viva  la vera natura dei luoghi di studio come centri di risoluzione di conflitti e violenze e rifiutare qualsiasi accordo con una Università come la Hebrew University che ha perso il proprio ruolo unendosi ai programmi criminali del governo di  Netanyahu.

 

Tania Poguisch, Responsabile Scuola e Università circolo Peppino Impastato di Messina

Antonio Currò, Segretario circolo Peppino Impastato di Messina

Nicola Candido, Segretario regionale Sicilia

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea