L’aggressione del Governo e della destra contro la Giudice Iolanda Apostolico è un attacco allo Stato di diritto

La destra reazionaria sta scatenando una vera e propria aggressione nei confronti della giudice Iolanda Apostolico, colpevole della mancata convalida del fermo di tre migranti in base ai nuovi decreti del Governo Meloni.

Alla magistrata catanese viene contestato un ruolo politico di opposizione al Governo, laddove la sua sentenza evidenzia la natura illegittima dei decreti governativi in materia di immigrazione che, tra le altre cose, introducono una cauzione pecuniaria come se fossimo in una serie tv di basso livello e palesano un’aberrazione giuridica e una discriminazione economica.

Evidenti sono anche diversi motivi di incostituzionalità delle norme emanate: dalla violazione dall’articolo 10, diritto all’asilo, all’articolo 13 (la libertà personale è inviolabile e non è ammessa alcuna forma di detenzione ispezione e perquisizione personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria, e solo nei casi previsti dalla legge).

Insomma, noi pensiamo che sia un fatto gravissimo per la nostra democrazia che il Potere Esecutivo interferisca su quello Giudiziario, tanto più se esercita le sue funzioni amministrative contro gli organi di controllo giurisdizionale, cercando di turbare anche la “serenità” del giudicante.

La destra incapace di affrontare un fenomeno epocale e complesso come le migrazioni si rifugia in decreti propagandistici, incostituzionali e inapplicabili per scaricare su altri la propria inadeguatezza a governare.

La Costituzione viene in tal modo negata nelle sue fondamenta, quelle della separazione dei poteri che, tra l’altro, permette il ricorso in Cassazione contro la sentenza della giudice, ma la destra invece di seguire le norme preferisce buttarla in caciara.

E i diritti inalienabili delle persone non possono essere certo sacrificati sull’altare della caccia al consenso elettorale, tanto più che negandoli oggi ai migranti, domani si potrebbero negare ai lavoratori o, in modo arbitrario, a qualsiasi altra persona e per qualunque strampalato motivo. Perché o i diritti sono universalmente riconosciuti oppure non si è più in uno Stato di diritto.

Martedì 3 Ottobre, giornata nazionale per le vittime dell’immigrazione, parteciperemo alla manifestazione della Rete restiamo umani, in sostegno del riconoscimento del diritto alla vita, alla libertà, alla pace di tutti gli esseri umani.

 

Mimmo Cosentino, Segretario provinciale di Catania

Nicola Candido, Segretario Regionale della Sicilia

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea