Governo. Il primo mese di bufale. Che cosa è stato fatto in precedenza

“Abbiamo fatto più noi in un mese che altri in sei anni”. Così la dichiarazione di Matteo Salvini, segretario della Lega, ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio.

Vero o no?

 

Vediamo cosa è stato fatto e quali i risultati ottenuti, prima del governo Conti, in merito al problema immigrazione.

 

  1. a) Nel 2017 è stato sottoscritto un accordo italo-libico sui flussi migratori e la lotta al terrorismo. I Paesi europei hanno recepito l’accordo.
  2. b) L’Italia ha sollecitato e sottoscritto un accordo di pace fra le tribù del Sahel.
  3. c) E’ stato attivato il coordinamento tra i ministri dell’Interno di Italia, Libia, Chad, Niger e Mali.
  4. d) Sono state fornite motovedette alla Libia e, d’accordo con la Ue, istruito il personale per il controllo dei flussi di migranti in mare.
  5. e) L’Italia ha ottenuto che l’Onu, attraverso l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), fossero presenti in Libia per attività di assistenza ai migranti riportati indietro dalla guardia costiera libica.

Vengono così individuate le persone che hanno diritto di asilo e alle altre è offerto un aiuto economico per il rientro volontario.

  1. f) Sono stati stipulati accordi con i Sindaci libici per programmi di intervento umanitario ed economico. L’Italia ha stanziato 20 milioni, la Ue 50 milioni di euro.
  2. g) Nei primi 5 mesi di quest’anno il numero di sbarchi è diminuito complessivamente del 78% e dell’82% per quelli provenienti dalla Libia, rispetto allo stesso periodo del 2017.
  3. h) Nel 2017 il numero di sbarchi è diminuito del 34% rispetto al 2016.
  4. i) Nel 2017 sono stati eseguiti 20 mila rimpatri, il 15% in più rispetto al 2016. Siamo il secondo Paese europeo, per i rimpatri, dopo la Germania.

 

Le azioni intraprese e i risultati ottenuti sono il frutto del lavoro dei governi precedenti all’attuale, in particolare del governo Gentiloni.

Ovviamente, c’è ancora molto da fare.

 

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dovrebbe sapere quanto sopra esposto, ma preferisce la propaganda, cioè parole che servono alla propria parte politica. Di fatti, nel mese di giugno, non se ne sono visti.

Insomma, racconta bufale, importante è che il popolo ci creda.

 

Primo Mastrantoni, segretario Aduc