Come nella Resistenza, le donne oggi si impegnano a cambiare il mondo e a migliorarlo

Rho – E’ stata inaugurata in piazza San Vittore la mostra “Le donne: forza di libertà e liberazione” a cura di sezione ANPI Rho, Assessorato alle Pari Opportunità coordinato da Alessandra Borghetti e Assessorato alla Partecipazione e Cittadinanza Attiva coordinato da Maria Rita Vergani.

Accanto ai pannelli che spaziano dalla storia delle partigiane a quella delle donne che oggi in Iran, Afghanistan e Amazzonia difendono i diritti civili e chiedono pace, è stata esposta la mostra “Non era e non è giusto non far niente. La deportazione delle donne e la violenza sulle donne” realizzata dalle classi 3°G e 3°E della secondaria di primo grado “De André”, già inaugurata lo scorso 27 gennaio nell’atrio del Municipio. Le classi seguite dalla docente Nicoletta Sala hanno elaborato le proprie riflessioni prendendo spunto dalla mostra “Non era giusto non far niente. La Resistenza della famiglia Baroncini. Ravensbrück e la deportazione delle donne” curata da Carmen Meloni di ANED Milano e realizzata da Ambra Laurenzi, figlia e nipote delle ex deportate Mirella Stanzione e Nina Tantini, a novembre 2023.

Tutti i relatori presentati da Paola Cupetti, responsabile dell’Ufficio Cerimoniale del Comune di Rho, si sono rivolti ai giovanissimi studenti presenti in piazza, le classi 3° E e 2° F della scuola De André. “Oggi – ha sottolineato Alessandra Borghetti –  leggiamo sui social dei post in cui le donne chiedono parità di salari, più asili, pari opportunità. Chiedere non basta più. Le donne che hanno cambiato la storia sono donne che non hanno chiesto, hanno agito. Il mio augurio è di non chiedere, quando lo facciamo siamo già in una condizione di inferiorità. Fate. Studiate il più possibile, scegliete il lavoro che volete, dedicatevi alla vita civile, all’impegno politico e alla solidarietà. Fate, non chiedete. Perché il mondo lo potete cambiare voi con le vostre azioni. Studiate il più possibile!” .

 

Mario Anzani, presidente della sezione Anpi Rho, ha esortato i ragazzi di chiedere alla professoressa Nicoletta Sala come sia nata la ricorrenza dell’8 marzo. Quindi, ha aggiunto: “Noi, riallacciandoci a quella storia, abbiamo voluto accompagnare alla vostra una nostra  mostra suddivisa in due parti: una ricorda il grande impegno delle donne nella lotta di Liberazione per sconfiggere il fascismo, per riconquistare la libertà; una seconda parte, cui ha lavorato Paola Pessina, è relativa alla resistenza delle donne oggi, in tutte le parti del mondo. In Europa, ma anche in Africa, Asia e America Latina, le donne si battono per migliorare le condizioni di vita e sconfiggere discriminazioni e abusi che subiscono, si battono per i loro diritti che sono i diritti di tutti”.

 

Dopo gli interventi di Nicoletta Sala (“la scuola si fa nelle aule ma anche fuori”) e di Carmen Meloni (“le staffette partigiane hanno versato un tributo di sangue enorme, vanno ricordati i loro sacrifici e quelli delle deportate, oltre alla decisione di godere del diritto di voto che il fascismo aveva cancellato”), la parola a Paola Pessina: “Abbiamo foto del passato in bianco e nero con volti di donne che hanno fatto a Rho la resistenza e foto a colori di donne che vivono la loro resistenza in vari modi nei loro Paesi e pagano con la vita. In Iran non possono scegliere se indossare o meno il velo, in Afghanistan è vietato loro di studiare e si inventano scuole clandestine, nella foresta amazzonica lottano perché non sia cancellata la vita sulla terra. Altre in Russia e Ucraina, in Palestina e in Israele chiedono il cessate il fuoco. In ogni epoca le donne, che sanno quanta fatica richieda mettere al mondo un figlio, hanno sempre chiesto pace. Sono la forza di pace del mondo”.

 

A chiudere l’inaugurazione, il Sindaco Andrea Orlandi, che ha chiamato vicino a sé la piccola  Irene, 4 anni, figlia di Nicoletta Sala: “Oggi arrivano sulle chat tante immagini di mimosa, molte parlano di Festa della donna, ma questa è la Giornata internazionale dei diritti delle donne. Ha una sua storia. Una Giornata dedicata vuole offrire una riflessione, per fare in modo che questo bagaglio che acquisiamo diventi parte delle nostre vite. Questo vale per tutti, dagli anziani ai più giovani. Se dobbiamo dare un senso a questa giornata, lo dobbiamo fare per Irene e per tutto quello che farà nella sua vita. Per chi viene dopo di noi. Nei pannelli voi ragazzi ripercorrete come nasce la Giornata della donna, come è cambiato il nostro Paese. Il 2 giugno 1946 tutte le donne sono andate al voto: mi chiedo sempre se quel risultato, la repubblica, non sia frutto del voto delle donne. Allora non c’erano studi statistici, ma secondo me il voto delle donne è stato determinante per far prendere un corso diverso alla storia italiana. Dopo un ventennio di dittatura e sei anni di guerra, hanno permesso 70 anni di pace e prosperità in Italia e in Europa. Oggi tante donne guardano il mondo e dicono che non va bene e si impegnano per cambiarlo e migliorarlo. Ascoltiamo le loro voci!”.

 

Alle ore 18.00 al Tourist Infopoint  sono previsti reading e riflessioni a cura di ANPI Rho e del gruppo di lettori volontari “Leggi che ti passa” di #Oltreiperimetri.
La mostra “Le donne: forza di libertà e liberazione” si sposterà poi nell’atrio del Municipio in piazza Visconti 23 e sarà visitabile da lunedì 11 a venerdì 15 marzo
negli orari di apertura del Palazzo: ore 9.00 – 12.00, martedì e giovedì ore 16.00 – 18.00.