Alberto Mazzullo: dal basket ai banchi del consiglio comunale

Sono Alberto Mazzullo, studente universitario alla Facoltà di Giurisprudenza del nostro ateneo, candidato al Consiglio comunale di Messina, nella lista LiberaMe – Saitta Sindaco, vorrei spiegare ai suoi lettori perché ho deciso di scendere in lizza per queste Amministrative.

 

Caro direttore,  

sono Alberto Mazzullo, studente universitario alla Facoltà di Giurisprudenza del nostro ateneo, candidato al Consiglio comunale di Messina, nella lista LiberaMe – Saitta Sindaco vorrei spiegare ai suoi lettori perché ho deciso di scendere in lizza per queste Amministrative, nonostante la mia giovane età.

Questa sfida mi appassiona perché lo sport mi ha educato alla competizione e in particolar modo il basket, al gioco di squadra. Per chi non lo sapesse, seppur ancora giovane, negli ultimi due anni ho militato in serie B, ovvero nel terzo campionato nazionale.

La pallacanestro è una disciplina dove le regole e i comportamenti personali sono imprescindibili: attraverso la lettura del gioco si vincono le partite e dunque, se il quintetto non si muove all’unisono, si mette a rischio la bontà del risultato finale.

Dal basket alla vita di ogni giorno il passo è breve.

Regole, etica, organizzazione, rispetto degli altri quante volte ne sentiamo parlare nei dibattiti politici. In un team sportivo come in un Consiglio comunale, è necessario che ogni componente del gruppo contribuisca con le sue qualità al conseguimento del risultato finale: sono più che certo di poter essere utile al progetto di Antonio Saitta quale sindaco di Messina.

La città ha bisogno di una guida capace che sia in grado di risolvere le emergenze che attanagliano il viver quotidiano. Girando per le vie del centro o nelle periferie, solo chi non vuol vedere non scorge il degrado: dal verde pubblico alla raccolta dei rifiuti; dalle piazzette abbandonate all’illuminazione.

Osservare i bambini giocare per strada, per mancanza di spazi idonei, mi riporta alla mente gli anni che ho trascorso all’oratorio Domenico Savio, dove ho avuto la fortuna di poter iniziare il mio percorso di crescita e di atleta.

Sostengo ciò perché tutti conosciamo l’entusiasmo dei bambini che giocano con una palla sgonfia o fatta di stracci nei sobborghi o nelle vie. Vorrei incoraggiare tutti (istituzioni, società sportive, realtà educative e sociali, comunità religiose) a lavorare insieme affinché questi bambini possano accedere allo sport in condizioni dignitose, specialmente quelli che ne sono esclusi a causa della povertà.

Oggi però gli oratori sono in crisi, le istituzioni assenti, eppure si continua a parlare di sport nei dibattiti politici e televisivi, come ancora di salvezza, senza però essere presenti a fianco di quelle famiglie che purtroppo non possono permettersi il mensile di un centro di avviamento.

Se eletto mi batterò affinché il sindaco Saitta prenda a cuore il recupero delle periferie attraverso spazi attrezzati allo svolgimento dell’attività sportiva.

Solo l’educazione civica, che passa anche attraverso le vittorie, le sconfitte, il sacrificio quotidiano, la determinazione necessaria per il raggiungimento dei risultati, può formare buoni cittadini. E dunque con l’educazione sportiva si combatte il bullismo, la droga, piaghe purtroppo presenti in molte realtà.

In conclusione, la mia sfida è quella di mantenere la genuinità dello sport e, attraverso la politica, dare quelle risposte che la gente pretende: sicurezza, servizi sociali, riqualificazione urbana, palestre. Ai miei compagni di “squadra” dico: sarebbe triste deludere una volta ancora le aspettative dei messinesi. Guai a quella classe dirigente che illude i cittadini durante la campagna elettorale per poi infischiarsene una volta eletta. Se la gente perdesse la fiducia nelle istituzioni, nel sindaco o nei consiglieri, se la gente non riuscisse più a confidare nella verità dei progetti, quella comunità è destinata al fallimento e i giovani, costretti ad andare via, lasciando che il cinismo e il disincanto prendano il sopravvento sull’entusiasmo e sulla partecipazione gioiosa e disinteressata.

Ecco perché ho deciso di contribuire al progetto di Saitta sindaco per far sì che i giovani siano protagonisti in Consiglio comunale. Quando le persone lottano per creare una società più giusta e trasparente, collaborano per un progetto comune.

Alberto Mazzullo

albertomazzullo@yahoo.it