La verità per Roverto Cobertera non può più aspettare

Sembra incredibile che la stragrande maggioranza dei detenuti si dichiari innocente e qualcuno storce il naso. Eppure, i dati e i numeri ci confermano che molte delle persone che vengono arrestate, in seguito sono ritenute innocenti.
Si può essere condannati e mandati in carcere per tanti motivi: per scelte di vita sbagliate, per difetti caratteriali, per cattiveria, per sopravvivenza, per amore, per ignoranza, per solidarietà, per ingiustizia sociale, per depressione, e per tante altre cose che abitano l’animo umano.

Roverto è stato condannato un po’ per tutti questi motivi, ma è anche vittima lui stesso di un errore giudiziario: egli si è sempre dichiarato innocente dell’omicidio per cui è stato condannato all’ergastolo.
E per dimostrarlo è disposto a lasciarsi morire di fame.
Dopo la ritrattazione del suo accusatore, reo confesso di quell’omicidio, ha iniziato diversi digiuni, che gli sono costati un paio di ricoveri in ospedale.
Da diversi mesi, i suoi legali hanno presentato la richiesta di revisione del processo, ma se i tempi della giustizia italiani sono lunghi quando ti condannano, lo sono ancora di più quando devono ammettere che si sono sbagliati.
L’altro giorno, durante l’ora d’aria, ho incontrato Roverto, molto segnato nel fisico da questo nuovo sciopero della fame.
Nei suoi occhi ho visto la tristezza, la sofferenza, la disperazione e la rabbia perché i giudici non gli hanno ancora fissato l’udienza per decidere la revisione del suo processo.
Mi ha confidato che non vuole più continuare a vivere da colpevole, ma vuole morire da innocente.
Ho tentato di convincerlo che è troppo presto per morire.
Lui ha sorriso.
E ha scrollato la testa.
Poi mi ha risposto che, probabilmente, è troppo tardi per non farlo.
A mia volta, mi sono chiesto: che posso fare per Roverto Cobertera?
Credo di poter fare ben poco.
Forse, però, potete fare qualcosa voi del mondo libero.

E lancio un appello alla società civile per indirizzare al Presidente della Corte d’Assise d’Appello di Brescia un’email a questo indirizzo ca.brescia@giustizia.it o una cartolina a questo indirizzo postale Via Lattanzio Gambara, 40 -25121 Brescia, con scritto:

“Si sollecita pronuncia su richiesta di revisione per Roverto Cobertera”.

Grazie a tutti quelli che si attiveranno per fare sentire fuori e dentro la voce di Roverto, perché lui non ne ha più.
Un sorriso fra le sbarre.

Carmelo Musumeci