Radio Zanca: viva la Francia, viva la Spagna, pur che se magna

I frequentatori (saltuari) di Palazzo Zanca sono, in genere, dei prigionieri del ruolo, e se non praticassero l’arte del bravo politico, potrebbero trovarsi in qualche difficoltà per il mantenimento della famiglia. Ormai sedere in Giunta o in Consiglio è diventato per alcuni una specie di viaggio-premio per nullafacenti: tra tinte, feste, bischerate e marce in piazza mentre la città affonda. Oltre alle persone ignoranti che approvano in Consiglio, senza battere ciglio, bilanci di milioni e milioni di euro, c’è il "diligente" che dibatte per giorni e giorni il problema dei debiti fuori bilancio; quanti euro destinare ai Servizi sociali e alla raccolta dei rifiuti, alla cucina delle mense scolastiche. Dal che si deduce che le lobbies esistono eccome, e ce ne è una, potentissima, formata dai gonzi, che la gente volgare chiama con un’altra parola. Epperò… viva la Francia, viva la Spagna, pur che se magna, non è un vecchio e cinico detto napoletano: funziona anche nella città di Accorinti, eccome. Tra rivoluzionari e lista Megafono la gente non fa distinzione: ne ha piene le tasche, perché è stanca di vivere nel delirio di voltagabbana. Accorinti pensa, ed è umano, agli ex democristiani e ai nostalgici socialisti che gli sparano addosso con i blog: ma chi provvede a quelli che umiliano e offendono i diritti dei cittadini di questa comunità fondata sul lavoro, più che altro degli altri?