4 novembre – Accorinti

di Roberto Gugliotta

4 novembre – Accorinti. Questo è il classico sistema quando un politico è in crisi di risultati: la tecnica migliore è quella di parlar d’altro. Se c’è qualcosa di importante si parla d’altro perché è più difficile censurare. Il sindaco di Messina non ha prodotto nessun miglioramento alla vita dei cittadini. Se organizzassero un vero dibattito con la gente lo prenderebbero di mira per tutto ciò che non fa. Allora è meglio parlare d’altro. Ad agosto la guerra ai massoni, il 4 novembre l’omelia sulla guerra. Ci sono cascati tutti e nel frattempo stop alle notizie su attraversamento Stretto; stop ai debiti con Tirrenoambiente; stop riqualificazione urbana; stop servizi sociali; stop Atm… Ci sono dei maestri rispetto a questo: si fanno delle scelte e si parla d’altro. Oppure… come per l’esibizione del 4 novembre si sposta l’obiettivo dal Comune, dai debiti che sono tanti e tali da consigliare un provvedimento giudiziario. Però che succede nella "babba" Messina? Ti parlano tutti sopra per non fartelo dire. Perché questo è un fatto: o è vero o non è vero, e non è suscettibile di dibattito. Dopodiché ciascuno potrà farsi l’idea che vuole: tenersi come sindaco uno showman oppure affidarsi a un vero amministratore. E questo crea il cortocircuito nel quale viviamo. Naturalmente ci sono anche altri poteri, non soltanto quello politico. È sufficiente vedere il conformismo che sta avvolgendo certi discorsi di Accorinti. In città nessuno ha il coraggio di dire al sindaco di Messina quello che si merita: si rischia la scomunica.