Giornata dei Lavoratori: Garantire a milioni di giovani occupazione stabile e di qualità è una questione di giustizia sociale che richiede interventi decisi e immediati

“Servono politiche innovative per affrontare le enormi sfide occupazionali che incontrano, ogni giorno, i giovani”. Lo afferma la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani, in occasione della Giornata dei Lavoratori.

“Ancora oggi il tasso di occupazione giovanile si attesta al 45%, nettamente inferiore al 61,5% registrato tra la popolazione generale. Questa situazione – continua Maria Cristina Pisani -, come emerge dalle nostre indagini, è aggravata dalla prevalenza di contratti precari. In Italia, i giovani lavoratori infatti vivono una situazione di diffusa discontinuità lavorativa: il 40,9% degli under 35 ha infatti un contratto precario contro il 59,1% con contratto stabile. I lavoratori stabili scendono al 42,3% del totale nella fascia 15-24 anni, per attestarsi al 67% in quella successiva (25-34 anni). Il tema del lavoro stabile è infatti prioritario per le giovani generazioni ed è la ragione per la quale servono interventi strutturali per poter garantire loro una piena emancipazione. Eppure, anche se guardiamo ai 3 milioni di contratti nuovi che hanno coinvolto i giovani fino a 29 anni, il 79% è un contratto precario. C’è poi il tema del reddito adeguato. Dai nostri studi, negli ultimi anni, più di un lavoratore under 35 su quattro ha percepito una retribuzione annua inferiore a 5.000 € con una retribuzione media che, ancora oggi, per un giovane nel privato è pari a 15 mila euro, con evidenti disparità di genere e territoriali.”

“In questo giorno dedicato ai lavoratori, pertanto, chiediamo – ha concluso la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani – un rinnovato impegno a garantire occupazione di qualità per milioni di giovani, con strategie mirate che includano incentivi per contratti stabili e dignitosi, supporto alla formazione professionale, accesso eguale alle opportunità di lavoro tra generazioni, generi, a  Nord come a Sud del nostro Paese.  È una questione di giustizia sociale che richiede un intervento deciso e immediato.”