Michela, la donna dei sogni

Thomas Capasso

Se è proprio vero che molte modelle riempiono le proprie facce con passioni, la maggior parte delle volte riguardanti l’arte, allora mi sembra sia arrivato il momento di mettere in discussione una frase che mi è sempre piaciuta. Diceva che “ogni cosa ha due volti, perché Dio ha deciso di opporsi al mondo, di lasciare a questo l’apparenza e di prendere per sè la verità e l’essenza delle cose”.

Se la tesi di Sébastien Franck non fosse stata solamente il suo pensiero, per quanto grande e saggio, forse ora non riusciremmo a spiegarci come mai esista la donna che si manifesta nella più meravigliosa delle forme d’arte, ma soprattutto come mai siano gli stessi uomini a percepirla e a renderla manifesta. E se Dio fosse stato davvero così geloso di una parte della realtà, forse adesso non potremmo spiegarci come mai certi sguardi riescano a coglierne la sua infinita bellezza.

Come capita proprio all’occhio sensibile della nostra Michela i cui scatti colorano il vivace e artistico mondo della moda. Ligure di nascita e anche di residenza Michela appartiene a tutti quelli che amano l’arte, la fotografia, la recitazione e attraverso questi parametri cercano la donna d’amare.

Basta osservarla attentamente per emozionarsi e incuriosirsi: Michela e poi? Allegra, dinamica, ma soprattutto determinata: questi gli ingredienti per coltivare con costanza una passione che è sempre stata dentro di lei.

Michela che si mette in posa con quel piglio da professionista che nasce da un intenso studio e analisi dello strumento fotografico, dei suoi trucchi e sfumature, ma soprattutto una sfrenata curiosità e tutta l’umiltà che richiede un serio apprendimento.

Michela attrae soprattutto per tutti quei particolari: occhi, mani, piedi, sensazioni, emozioni… Il tutto fermato in un istante perché, come forse tutti ben sappiamo, gli istanti non sono altro che attimi di vita, che purtroppo difficilmente tornano.

Insomma, Michela è così: profuma di donna.

 

Michela, la tua vita è una soap opera? 

No non la definirei tale, nella soap opera, c’è sempre una componente grottesca, situazioni limite. La mia vita è molto reale, con avvenimenti e problematiche comuni a tante persone.

 

Perché sei diventata una modella? 

Divento una modella, tutte le volte che un artista decide di ritrarmi e mi da la possibilità di esprimermi. E’ capitato per caso, un bravissimo attore e fotografo genovese, mi ha notata grazie al mio profilo instagram e mi ha chiesto di posare per lui.

 

L’altra faccia della medaglia è non farsi scalfire da quello che pensa la gente?

Nel momento in cui ti esponi, soprattutto sui social, devi essere pronta a leggere i commenti di tutti. Positivi e negativi. Fa parte del gioco.

Cosa ti piace della fotografia? 

Mi piace il fatto di poter comunicare senza parole. Le immagini sono sempre più forti di qualsiasi vocabolo. Adoro anche guardarmi attraverso gli occhi dell’artista che mi ritrae. Ogni volta scopro qualcosa di nuovo di me.

 

Quale foto tra quelle scattate ti identifica e perché? 

Pubblico solo foto che mi identificano, che sento totalmente mie. Ogni scatto racconta la storia di un attimo o di un periodo. Come una sorta di diario dei ricordi.

Ci vuole tanto coraggio per mettersi a nudo? 

Ci vuole sempre tanto coraggio a raccontare o mostrare qualcosa di assolutamente personale. Lo trovo liberatorio, quasi terapeutico. Viviamo in un mondo finto perbenista, a tratti bigotto. Io vorrei essere coerente con me stessa, e non con quello che impone la società. Ci provo, non è sempre facile.

Dal tuo punto di vista in che Paese viviamo? 

Come dicevo prima viviamo in un mondo pieno di contraddizioni. Spesso arido. Abbiamo perso di vista i valori veramente importanti. Non siamo più abituati all’empatia, alla gentilezza. Trovo sia una situazione molto triste.

Treni da prendere e treni da non prendere… 

Le occasioni andrebbero colte tutte, arricchiscono, insegnano.

Il dolore, il silenzio, il caso: come svilupperesti questa storia?

Serve un’altra vita per scrivere questa storia! Anche se non sono certa che esista il caso. Tutto accade sempre per un motivo.

La moda sa interpretare anche le inquietudini, il disagio dei tempi: avrà senso andare in giro a gambe scoperte col buco dell’ozono sopra la testa? 

“Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità..” Calvino era un uomo saggio!  Credo che sia necessario sensibilizzare le persone sull’attualità, ma poi ognuno deve vivere secondo la propria scala di priorità. La moda poi crea tanti bei posti di lavoro, in un paese dove la disoccupazione ha raggiunto livelli imbarazzanti.

 

Le donne sono cambiate più volte in questi anni. In direzioni diverse, forse anche contraddittorie. Hanno abbandonato il focolare domestico e l’hanno rivalutato. Invece gli uomini cambiano nel tempo o sono sempre gli stessi? 

Le persone, senza distinzione di genere, cambiano solo se hanno la volontà di farlo. Ci adattiamo all’ambiente circostante. Tutti dovremmo avere la mentalità più aperta, la voglia di ascoltare il prossimo, di confrontarci  e soprattutto di abbandonare i pregiudizi. Solo così possiamo evolverci. Detesto anche che ci sia ancora tanta differenza di mentalità tra il nord e il sud Italia. Non è un luogo comune, ma una triste realtà.

 

Ogni donna desidererebbe che una canzone le venisse dedicata: svelaci la colonna sonora della tua vita… 

Davvero? Non lo sapevo di avere questo recondito desiderio!! Ahah!  Ma io ho la mentalità un po’ maschile!! A oggi scelgo “I still haven’t found what i’m looking for” degli U2. Domani chi lo sa!

In tutta sincerità: in cima ai tuoi desideri  che cosa c’è? 

Essere serena e realizzata.

 

Nei film è facile, torto e ragione sono sempre ben divisi. Nella realtà accade che esistano più interpretazioni e che non siano necessariamente una giusta e una sbagliata. Cosa ti ha fatto sempre indignare? 

La maleducazione e l’ignoranza. Proprio non le sopporto.

In conclusione: se fossi stata una Michela diversa, oggi dove saresti? 

Sicuramente in un luogo con il mare.